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South Carolina firma la legge sull'aborto più severa negli Usa

South Carolina

Firmata in South Carolina la legge sull'aborto più severa negli Usa. L'interruzione di gravidanza sarà vietata dalle 6 settimane.

In South Carolina è stata firmata la legge sull’aborto più severa degli Usa, che vieta l’interruzione di gravidanza dopo 6 settimane e prevede 2 anni di carcere per tutti i medici che infrangono la legge. Henry McMaster, governatore del South Carolina, ha già firmato questa nuova legge.

South Carolina: legge sull’aborto

Le prime sei settimane di gravidanza sono quelle in cui si rileva il primo battito cardiaco del feto, ma molte donne ancora non sanno di essere incinte. Proibire l’interruzione della gravidanza in un tempo così breve vuol dire condannare alla maternità forzata milioni di donne che scoprono di essere incinte dopo. I medici che praticano l’aborto dopo questo periodo andranno incontro ad una pena di due anni di carcere. “Diventeremo lo Stato più pro-life del Paese” ha scritto su Twitter McMaster, festeggiando la legge. Si tratta di una decisione destinata a scatenare moltissimi disordini nello stato americano. In South Carolina era già previsto che l’aborto fosse concesso solo a donne in pericolo di vita o se la gravidanza era il risultato di incesto o stupro.

Negli Stati Uniti il dibattito sull’aborto ha già richiesto l’intervento nei tribunali. Nel 2020, Colorado e Louisiana hanno votato sul diritto all’aborto, con due esiti diversi. Il primo ha respinto la misura del gruppo antiabortista Due Date Tom Late che vietava l’interruzione di gravidanza dopo le 22 settimane di gestazione, consentendola solo in caso di rischio per la donna incinta, senza eccezioni in caso di stupro, incesto o diagnosi fetali letali. Nel 2008, 2010 e 2014 nello Stato avevano cercato di stringere la legge sull’aborto. Il Colorado è stato il primo a depenalizzarlo ed è uno di quelli con meno limitazioni, per questo molte donne si spingono lì per interrompere la gravidanza. In Louisiana il 62% degli elettori ha approvato la necessità di rinnegare un diritto statale sull’interruzione della gravidanza. Secondo l’emendamento, la Costituzione non deve garantire un diritto sulla morte di un essere umano. Una legge ancora più dura stava per essere approvata nel 2019 dalla governatrice repubblicana Kay Ivey, che aveva firmato una legge che puniva i medici con l’ergastolo. L’entrata in vigore è stata bloccata da un giudice federale.