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Paziente covid ha erezione di 3 ore: "Effetto collaterale"

Paziente covid erezione

Un paziente covid ha un'erezione di 3 ore. Per gli esperti è un effetto collaterale raro.

Un paziente di 69 anni ricoverato al Miami Valley Hospital, negli Stati Uniti, per alcune complicazioni legate all’infezione da covid-19 ha avuto come effetto collaterale particolare legato al virus: un’erezione di 3 ore. L’aspetto è stato analizzato dagli esperti che hanno studiato il fenomeno e pubblicato i risultati della loro ricerca sull’American Journal of Emergency Medicine. Stando a quanto scoperto si tratterebbe di un sintomo raro, ma spiegabile e collegato proprio alla malattia.

Paziente covid ha erezione di 3 ore

Nello specifico il 69enne dell’Ohio soffriva di obesità ed era stato ricoverato per una grave insufficienza polmonare. In ospedale era stato sedato e sottoposto alla ventilazione artificiale, ma le sue condizione dopo 10 giorni di degenza si erano aggravate tanto che i medici avevano deciso di metterlo in posizione prona per 12 ore. Al termine di quella seduta, un infermiere aveva notato che il soggetto aveva un’erezione e si era reso necessario il drenaggio del sangue dal pene del paziente. Come noto il covid può causare dei coaguli di sangue e dunque anche tale aspetto non poteva essere sottovalutato. L’uomo purtroppo non è riuscito a vincere la malattia e si è spento in ospedale.

“Il priapismo non si è più ripresentato”, scrivono gli esperti nel loro articolo specificando poi che l’erezione sia stata dovuta ad un reazione immunitaria eccessiva chiamata tempesta di citochine. Il caso del 69enne, per quanto raro, non è del tutto isolato. Un 62enne francese positivo al covid aveva avuto lo scorso giugno un’erezione di 4 ore che aveva resistito anche agli impacchi di ghiaccio rendendo necessario il drenaggio.