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Fano, ritrovato ordigno bellico. Evacuate 23mila persone

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Ritrovata a Fano una bomba britannica della Seconda Guerra Mondiale: tutti i dettagli delle operazioni di trasporto, messa in sicurezza e disinnesco.

La mattina di martedì 13 marzo a Fano, in provincia di Pesaro e Urbino, è stato ritrovato un ordigno bellico della Seconda Guerra Mondiale: pesa 500 libbre ed è di fabbricazione britannica. Era in un cantiere dell’Aser, situato in via Ruggeri sul lungo mare Sassonia e potrebbe essere stata innescato involontariamente mentre veniva recuperato. Partita una massiccia operazione di soccorso per evacuare 23mila persone dal paese.

La bomba non può essere disinnescata, essendo costituita da un congegno “antirimozione”. Tuttavia saranno comunque impiegati gli artificieri dell’Esercito, che dovranno trasportarla attraverso un cavo e trasportarla in mare – distante solo 6 metri circa -, dove poter procedere ad un disinnesco sicuro. Lo hanno detto gli stessi agenti addetti ai lavori. E’ possibile un ritardo tra le 6 e le 144 ore.

L’allarme

L’allarme è durato fino alle 13. L’assessore alla Protezione Civile, Cristian Fanesi, ha annunciato la chiusura delle scuole e l’evacuazione dalle case, situazione il cui termine scadrà quando la bomba verrà fatta brillare. Gli edifici interessati si trovano fino a 1.800 metri, da dove l’ordigno è stato ritrovato. Lo ha deciso la Prefettura di Pesaro. Evacuati il lungomare Sassonia, il centro storico e la sua periferia sud, l’Ospedale Santa Croce e la linea ferroviaria.

Poliziotto

Sono stati messi a disposizione autobus e pullman per portare la gente nei ricoveri allestiti dalla Protezione Civile – mentre chi ne ha la possibilità, dormirà da parenti o amici -, i veicoli della polizia sono muniti di altoparlanti per avvisare la popolazione della necessità di evacuazione e si registrano molti i disagi alla circolazione. Tuttavia le operazioni di soccorso stanno avvenendo in modo ordinato. Dalle 21.30 sono stati bloccati anche i treni. Sull’autostrada A14, invece, si continua a viaggiare regolarmente.

Autorità

Ancora, sono stati chiusi il porto e l’aeroporto di Fano, compreso lo spazio aereo sovrastante la città fino a 1.392 metri. Inoltre è interdetto il mare – dove come abbiamo detto avverrà il disinnesco – per 1.800 metri. Lo ha deciso con un’ordinanza il sindaco Massimo Seri, a meno che non disponga diversamente la Marina Militare, con la quale sta collaborando l’Aeronautica per trasportare l’ordigno.

Il primo cittadino ha parlato in diretta da Fano TV insieme al Prefetto di Pesaro Urbino Carla Cincarilli, spiegando quali erano i quartieri da evacuare e ha fatto sapere che si stanno organizzando altri centri di raccolta per i cittadini, come palestre od altri edifici.