Jacopo Romeo Su Filippo Turetta si è detto e scritto moltissimo, ma risulta ancora difficile poter arrivare a comprendere i motivi che hanno spinto il ragazzo a compiere un gesto tanto terrificante come quello dell’omicidio della sua ex fidanzata Giulia Cecchettin. Nunzia De Girolamo ha intervistato per la sua trasmissione ‘Avanti Popolo‘ un’amica di Turetta che ha parlato della personalità e dello stato mentale del 22enne ora in carcere.
Filippo Turetta dallo psicologo: il racconto dell’amica
“Anche noi avevamo capito che non aveva comportamenti super normali e col fatto che ci diceva che lui stava male, gli dicevamo ‘vai da uno psicologo perché così magari stai un po’ meglio’“ – spiega l’amica di Filippo Turetta in onda su Rai 3. Il giovane, in effetti, era stato dallo psicologo per cinque appuntamenti prima di compiere l’efferato omicidio. Venerdì 17 novembre avrebbe dovuto presentarsi ancora in studio, ma non ha potuto farlo perché quel giorno Filippo era gà in fuga.
Filippo Turetta dallo psicologo: il cambio e gli incontri
“Nell’arco di poco tempo ne ha cambiati un paio se non mi sbaglio” – spiega la ragazza raccontando ancora delle sedute dallo psicologo di Turetta – “Il primo da cui era andato non poteva permetterselo quindi ha fatto un paio di sedute e poi ha cambiato, ne ha trovato uno gratis“. L’amica di Filippo prosegue aggiungendo qualche dettaglio in più: “Mi pare che andasse da una vicino alla stazione…che gliel’avevano consigliata, e lei dava uno o due appuntamenti gratis. Poi non riusciva a permetterselo, anche perché mi pare che avesse preso questa decisione da solo e quindi non aveva aiuti economici, e per questo stava aspettando di entrare in graduatoria per quelli pubblici“. Ma i genitori sapevano di questa situazione? Secondo la ragazza non ne erano a conoscenza: “Non so se poi i suoi genitori sono riusciti a saperlo perché gliel’ha detto o per vie traverse. Secondo me proprio non glielo diceva, non è che non lo appoggiassero”.
