> > Giulia Cecchettin, la causa scatenante dell'omicidio da parte di Turetta

Giulia Cecchettin, la causa scatenante dell'omicidio da parte di Turetta

Dal possesso alla paura dell'abbandono sono alcuni dei motivi per cui il 22enne avrebbe ucciso Giulia

Dal possesso alla paura dell'abbandono sono alcuni dei motivi per cui il 22enne avrebbe ucciso Giulia

Per Filippo Turetta l’amore e le prospettive lavorative sembravano essere la priorità, ma quando Giulia ha deciso di lasciarlo, lui non si è rassegnato. “Giulia era mia e di nessun altro” ha raccontato il giovane al magistrato, ammettendo così il femminicidio.

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La laurea

Giulia si stava per laureare, questo rappresentava l’emancipazione completa della 22enne e ciò avrebbe, secondo Turetta, diviso definitivamente le loro strade. Lei si stava allontanando, ma nessuno immaginava che il 22enne arrivasse fino ad ucciderla.

Turetta, spiega il Messaggero, aveva dei segni carattristici di una personalità borderline, compresa la paura dell’abbandono e la fusione di personalità.

Turetta voleva fare l’agricoltore

Secondo quanto si apprende, Turetta, pochi mesi prima di uccidere la sua ex fidanzata, aveva fondato una società agricola ed era diventato imprenditore agricolo. L’idea di fare l’agricoltore risale al periodo in cui i due giovani erano ancora findanzati: Turetta, insieme a due suoi coetanei, aveva fondato la società agricola “Calto Fredo“, a Saccolongo, in provincia di Padova. Una semplice società il cui capitale era minimo: 5 mila euro divisi fra i tre soci.

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