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Focolaio a San Vito al Tagliamento, infermiera no vax positiva: un morto e 7 contagi

infermiera no vax focolaio

Sono sette le persone contagiate dal Covid dopo che un'infermiera no vax è risultata positiva in un hospice di San Vito al Tagliamento, nel pordenonese.

È al momento di sette contagiati il bilancio di un focolaio di Covid scoppiato in un hospice di San Vito al Tagliamento, in provincia di Pordenone, nel quale un’infermiera no vax aveva precedentemente rifiutato di farsi somministrare il vaccino. Stando a quanto emerso i sette contagiati sarebbero cinque operatori sanitari – tra cui l’infermiera incriminata – e due pazienti della struttura, uno dei quali purtroppo successivamente deceduto in ospedale per cause esterne al contagio da coronavirus.

Infermiera no vax positiva, focolaio in un hospice

A seguito della scoperta della positività dell’infermiera no vax nella struttura erano immediatamente partiti i controlli a tappeto, i quali hanno in seguito fatto emergere altri sei positivi tra cui due pazienti dell’hospice. Di questi, uno è deceduto per motivi diversi dal Covid mentre l’altro è attualmente asintomatico. Si ricorda che l’hospice di San Vito al Tagliamento è una struttura specializzata nell’accoglienza di malati terminali di tumore.

I lavoratori dell’hospice trovati positivi sono invece quattro infermieri e un operatore socio sanitario, al momento tutti asintomatici o con lievi sintomi che tuttavia non necessitano del ricovero ospedaliero. Stando a quanto appurato dalle autorità, nessuno di essi aveva ancora ricevuto la prima dose del vaccino a causa della scarsa disponibilità di quest’ultimo.

Nel frattempo la struttura sanitaria è stata posta in quarantena fino al prossimo 20 aprile, con divieto sia di ammissione di nuovi pazienti che di dimissione di coloro che invece sono ormai stabilizzati. Nel corso dei prossimi giorni verranno inoltre effettuati altri screening sui pazienti e sul personale per stabilire se il focolaio si sia ulteriormente allargato o se invece si è riusciti a mantenerlo sotto controllo. Nel caso tutti gli occupanti della struttura dovessero essere trovati negativi al tampone, l’edificio potrà riaprire già dal giorno successivo.