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Francia: proteste contro la polizia dopo l'aggressione a Theo

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Parigi e dintorni sono in subbuglio: da cinque giorni gli abitanti delle banlieue protestano contro la polizia in seguito all'aggressione ai danni di Theo. Le Banlieue, quartieri periferici abitati principalmente da immigrati africani, sono ai ferri corti con la polizia già da tempo. La situazione...

Parigi e dintorni sono in subbuglio: da cinque giorni gli abitanti delle banlieue protestano contro la polizia in seguito all’aggressione ai danni di Theo.

Le Banlieue, quartieri periferici abitati principalmente da immigrati africani, sono ai ferri corti con la polizia già da tempo. La situazione in quei quatieri sta degenarndo a causa dei mancati contributi del governo per la loro riqualifica.
Case, negozi, scuole cadona a pezzi. Molte persone non possono nemmeno permettersi di pagare l’abbonamento ai mezzi pubblici e di conseguenza alcuni di loro rischiano di perdere il lavoro poichè devono recarvisi a piedi, attraversando la città (in Francia il costo dei biglietti va a zone: più si abita fuori, più si paga).

Al contempo, i prezzi di case più centrali aumentano sempre di più, creando una sorta di cricolo vizioso da cui è difficile uscire se non attraverso la droga, il bullismo e l’alcolismo. La droga e lo spaccio hanno portato la polizia a un’indagine più approfondita nei quartieri: molte persone sono state arrestate.

Un ragazzo di nome Theo, 22 anni, è stato malamente pestato dalla polizia durante uno di questi controlli: non voleva far vedere i documenti. Questi avvengono ormai quotidianamente, in tutte le banlieue e cittadine attorno la capitale e in tutta la Francia. In seguito al pestaggio è stato trasportato d’urgenza all’ospedale, dove è tenuto sotto osservazione da quattro giorni e dovrà restare a riposto per almeno 60 giorni. Il giovane è stato visitato dal presidente Hollande, che ha raccolto le parole di pace del ragazzo con entusiasmo. Egli, infatti, vorrebbe che gli scontri cessassero. Contrariamente a Hollande, Marine Le Pen è andata a far visita e a portare la sua solidarietà ai poliziotti, girando diverse caserme e condannando le sommosse. Il tutto durante la campagna elettorale.

Gli abitanti delle banlieue, in particolare a Seine-Saint-Denise non intendono fermarsi, mettendo il quartiere a ferro e fuoco. 26 gli arrestati, molti i feriti. Un conducente di autobus è stato trasportato all’ospedale dopo un lancio di molotov ma non è in gravi condizioni. A Aulnay-sous-Bois, cittadina a nord di Parigi dove vive di Theo, gli scontri sono cessati ed è calato il silenzio dopo giorni di manifestazioni pacifiche e scontri.

Alcuni testimoni dicono che sembra di essere sul set di Banlieue 13, una serie tv francese: macchine date alle fiamme, lanci di molotov e persone armate per le strade. Senza tralasciare gli scontri con la polizia.

Per quanto riguarda l’aggressione a Theo, la famiglia ha sporto denuncia contro gli agenti coinvolti e a seguito di un’inichiesta, sono stati accusati uno di stupro e tre di violenze volontarie.