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Genova, operai dell'ex Ilva in sciopero contro la Cig: bloccata la strada Guido Rossa

Genova sciopero

A Genova gli operai dell'ex Ilva stanno portando avanti uno sciopero contro la Cig. La strada Guido Rossa è stata bloccata.

A Genova gli operai dell’ex Ilva stanno portando avanti uno sciopero contro la Cig. La strada Guido Rossa è stata bloccata. La prefettura di Genova ha comunicato ai sindacati che Andrea Orlando, ministro del Lavoro, lunedì incontrerà i lavoratori dello stabilimento di Cornigliano.

Operai dell’ex Ilva in sciopero: bloccata la strada Guido Rossa

Andrea Orlando, ministro del Lavoro, lunedì prossimo incontrerà i lavoratori dello stabilimento ex Ilva di Cornigliano. Un incontro che avverrà in fabbrica, con i rappresentanti sindacali e le Rsu. I lavoratori dell’ex Ilva stanno protestando per la decisione dell’azienda di mettere in cassa integrazione ordinaria i dipendenti in assenza di crisi industriale. I lavoratori hanno deciso di bloccare la strada Guido Rossa, che diluisce il traffico verso il porto e il centro di Genova dal ponente. Hanno bloccato il traffico in entrambe le direzioni. Ci sono stati attimi di tensione con un camionista e alcuni automobilisti che cercavano di forzare il blocco per passare, ma la mediazione dei lavoratori in sciopero ha fatto rientrare l’allarme. Davanti ai cancelli dell’ex Ilva di Cornigliano è stato attaccato uno striscione con scritto “Che l’inse!”, “Che inizi!”. “Senza segnali chiari da parte del Governo andremo avanti, fermandoci solo per il patrono per rispetto alla città e perché le tradizioni vanno rispettate. Ma si devono svegliare perché se non arriverà la convocazione noi torneremo in prefettura e non con il cappello in mano ma con i caschetti” ha dichiarato uno dei lavoratori, come riportato dall’Ansa. I dipendenti hanno dato anche fuoco ad alcuni pneumatici, che hanno provocato un fumo nero molto intenso.

Operai dell’ex Ilva in sciopero: i sindacati

La crisi di mercato non c’è, il settore dell’acciaio si sta riavviando e ci sono forti richieste soprattutto delle lavorazioni che si fanno a Cornigliano, lavorazioni importanti che vanno rilanciate perché sono a quote di mercato inferiori a quelle richieste. C’è una grande potenzialità inespressa da parte della fabbrica ma c’è bisogno di serietà e di scelte finalmente definitive da parte del governo” ha dichiarato Igor Magni, segretario generale della Cgil di Genova. Ha aggiunto che sono in attesa di una convocazione da parte dell’Esecutivo per definire la situazione dello stabilimento. “Ci devono dire se questo Paese, tra i suoi fattori di sviluppo, ha ancora la siderurgia. Siamo al fianco dei lavoratori ex Ilva che, ancora una volta, devono battersi per poter lavorare. Assemblee, scioperi, manifestazioni: è un film già visto al quale la politica e i governi che si sono succeduti non hanno ancora saputo dare un adeguato finale che risponda alle esigenze del mercato interno e internazionale” ha scritto Mario Ghini, segretario generale Uil Liguria, che ha spiegato che ci sono le professionalità e la richiesta ma che non si tiene conto delle soluzioni da parte del governo. “Inoltre l’ex Ilva ha necessità di risorse per investimenti indispensabili sulla catena produttiva” ha aggiunto.

Dopo l’assemblea è stato deciso con i lavoratori di manifestare iniziando a bloccare la Guido Rossa, perché vogliamo quelle risposte che mancano da troppo tempo e le vogliamo dal Governo nella sua veste di azionista di Acciaierie d’Italia” ha scritto Christian Venzano, segretario generale Fim Cisl Liguria, sottolineando che la richiesta non rispecchia le richieste del mercato. “Ci vogliono i fatti, ci vogliono quegli investimenti necessari per rilanciare la siderurgia tenendo conto dell’occupazione e della sostenibilità produttiva legata all’ambiente senza dimenticarsi del quotidiano” ha aggiunto. Venzano ha spiegato che il ministro del Lavoro doveva andare nello stabilimento quindici giorni fa ma non lo ha fatto. Ora sembra che l’incontro sia stato confermato per lunedì.

Operai dell’ex Ilva: lo striscione per Adil Belakhdim

I lavoratori dell’ex Ilva di Cornigliano hanno voluto ricordare Adil Belakhdim, il sindacalista di Si Cobas di 37 anni travolto e ucciso da un tir, con uno striscione con la scritta “Adil uno di noi“. Lo striscione è stato attaccato alle barriere della Guido Rossa, occupata dalle proteste. Dopo l’incontro tra il prefetto Renato Franceschelli e i sindacati i lavoratori hanno continuato a bloccare la strada. La richiesta è di sospendere la procedura di cassa integrazione in attesa dell’incontro con il ministro. Lo sciopero continuerà nei prossimi giorni, ad eccezione di giovedì, per rispetto della festività dedicata al patrono di Genova (San Giovanni Battista). “Riprendiamo venerdì fino a quando non ci sarà un incontro con il ministro e finché non ci sarà sospensiva della cassa integrazione” ha dichiarato Stefano Bonazzi della Fiom Cgil.