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L'allarme dell'Ocse: in Italia un quinto dei giovani senza diploma

Ragazzo con libri e computer

L'Ocse ha lanciato l'allarme tramite un rapporto che ha messo nero su bianco i dati dei giovani diplomati in Italia

Preoccupa l’allarme lanciato in queste ore dall’Ocse, secondo cui in Italia un quinto dei giovani è senza diploma.

In Italia un ragazzo su 5 senza diploma

La scuola sta ripartendo fra tante polemiche sugli insegnanti precari ma anche notizie positive riguardo bonus vari. Ora emerge però un dato diverso, quello di un altro tipo di situazione incerta.

Infatti, dal rapporto “Education at a glance 2023”, è emerso come il livello di istruzione dei ragazzi sia drasticamente fermo al minimo indispensabile. Tuttavia, ci sono anche altri dati preoccupanti riportati all’attenzione del Ministero dell’Istruzione.

In particolare, la spesa per la scuola italiana è troppo bassa e costituisce solo il 4,2% del Pil, inoltre gli stipendi degli insegnanti sono diminuiti.

I punti toccati dal rapporto: non solo giovani e diploma

Ci sono altri aspetti presi in considerazione dal documento stilato dall’Ocse, ad esempio vengono sottolineate le condizioni degli insegnanti: molti di loro sono precari e quelli che non lo sono non hanno uno stipendio adeguato. Si stima infatti che il salario medio di un insegnante sia diminuito di 4 punti percentuali in 7 anni.

Ancora, c’è la piaga dei Neet, ovvero quella parte della popolazione italiana che non studia, non lavora e non riceve una formazione. Nel nostro Paese sono circa il 16%.

Risultati sotto la media: sempre più difficile ottenere il diploma

Altro tema affrontato è stato quello dell’istruzione tecnico professionale. Secondo la ricerca il 40% sceglie questo indirizzo ma i risultati sono scarsi.

Per questo motivo, nonostante i tanti iscritti, ci sono pochi diplomati in questo ambito, inoltre i tassi di occupazione dei diplomati dai tecnici professionali sono i più bassi osservati dall’Ocse.

Valditara è intervenuto annunciando riforme in questo campo e anche nel tema della crisi della professione docente.