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Giovanni Neve presenta “Premi Play”: "Racconto la fine di una storia e il desiderio di tornare ad amare"

Giovanni Neve Premi Play

“Mi è capitato di non riuscire più a premere play, ma bisogna fare tesoro anche dei periodi bui”: così il giovane cantante ha presentato il suo nuovo album.

All’anagrafe è Giovanni Morbidoni, ma davanti al grande pubblico si fa conoscere come Giovanni Neve. Classe 1997, è tra i giovani talenti del nuovo pop italiano. Con la sua musica, da sempre una grandissima passione, ricerca l’essenzialità e se ne fa portavoce. Nell’intervista il giovane cantante ha presentato il suo nuovo album, “Premi Play”, e raccontato qualcosa in più su di sé.

Giovanni Neve, il suo nuovo album è “Premi Play”

“Premi Play” è un lavoro dal gusto allegro e con sfumature tropicali, ma anche malinconico e vicino alla musica d’autore contemporanea. A contornare e arricchire la sua musica sono anche le venature electro pop e le atmosfere cariche di energia, capaci di trasmettere un prezioso senso di rinascita. La sua voce, chiara e pulita, resta impressa già dai primissimi ascolti. Con il suo nuovo album, Giovanni Neve ci regala undici brani che rappresentano la sequenza fotografica della vita.

Dopo aver debuttato nel 2021 con i singoli “Camini”, “Astronavi da crociera” e “Te quiero mama” prodotti da Taketo Gohara e Fabio De Sanctis, seguiti dall’ultimo estratto “Timbrami le labbra”, nell’estate del 2021 Neve ha l’occasione di ampliare il suo pubblico aprendo alcuni concerti sold out degli Psicologi, dando prova sin da subito delle sue capacità sui palchi dei principali festival estivi. Fin dalle prime uscite, Giovanni Neve ha ottenuto ottimi riscontri: i suoi brani, infatti, sono entrati nella classifica “Radio Airplay Absolute Beginners”, stilata da Rockol e relativa agli emergenti più passati dalle radio italiane. Il suo nome è finito anche nella classifica di “Radio Airplay Emergenti” e in quella di “Radio Airplay Indipendenti Italiani”, riguardante i singoli pubblicati da etichette indipendenti più passati dalle radio.

Giovanni Neve racconta “Premi Play” e l’importanza dell’amore nella sua vita

“Premi Play”, ha spiegato il suo autore, nasce dall’esigenza di raccontare la fine di una storia d’amore e il desiderio di tornare ad amare. Il legame che c’è tra i brani e la caratteristica che li accomuna è la ricerca della semplicità, è la riproduzione di immagini di vita quotidiana all’interno dei testi che riporti l’ascoltatore al valore dell’essenzialità”.

Giovanni Neve Premi Play

A Giovanni, nella sua vita, è mai capitato di restare fermo, quasi bloccato, incapace di “premere play”. A tal proposito, ha confidato: “Sicuramente è capitato. Ci si sente smarriti, senza senso, con la percezione di essere sbagliati per il posto e il tempo in cui si vive e quindi si resta bloccati. È capitato sì, ma sono momenti che vanno affrontati e una volta superati, bisogna far tesoro degli insegnamenti che ci lasciano anche quei periodi bui che tanto detestiamo”.

“Nell’album tutto parla d’amore perché l’amore parla di tutto”: quanto è importante questo sentimento nella sua vita e quanto influenza la sua musica? Amare è la vocazione a cui è chiamato ogni uomo. “Siamo fatti per amare, nonostante noi”, dice Nek. Nonostante la natura umana tenda sempre all’egoismo, al consumo e al prevalere su tutto e tutti, esiste questo sentimento, questo mistero che riesce a far muovere il mondo in un’altra direzione. Per me è importantissimo dar voce all’amore, anche perché oggi più che mai ne abbiamo bisogno, ha commentato.

Giovanni Neve Premi Play

Quindi ha precisato: “Anche che quando parliamo d’amore non si deve alludere sempre e solo a quel sentimento sdolcinato e svenevole a cui ci hanno abituato. L’amore vero è ben altro, è passione in primis, fragilità, sensibilità, sofferenza, premura, cura, gioia vera: tutte queste emozioni invadono la mia musica”.

Giovanni Neve Premi Play

Giovanni Neve è giovanissimo, ma da sempre la musica è una costante nel suo quotidiano. Cosa rappresenta per lui e come ha mosso i suoi primi passi nel settore? “Io vivo di musica sin da quando ero piccolo. I miei genitori mi hanno sempre trasmesso la passione per quest’arte: mamma è una grande fan dei Beatles e me li ha fatti conoscere da subito, mentre mio padre è un grandissimo appassionato di Battiato e di tutta la musica italiana in generale. Già a 10 anni sapevo suonare la chitarra. Da lì son partite, via via, tutte le mie passioni: quella per la poesia, per la letteratura, per De André, fino ad arrivare alla scrittura di testi miei”, ha spiegato il cantante.

Come immagina, invece, il suo domano? “Il mio futuro lo vedo, non lo immagino, nel senso che per ora mi aspettano altri anni di canzoni e musica. Spero di calcare presto qualche palco importante per arrivare ai cuori di più gente possibile”.

Al momento è concentrato sul nuovo album e sulla sua promozione, ma non mancano i progetti futuri. “Ovviamente ci sono brani in cantiere su cui poter lavorare, anzi non vedo l’ora”, ha anticipato.