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Guerra in Ucraina, McDonald's lascia la Russia: chiusi tutti i fast food

McDonald's lascia la Russia

Tutti i locali della più famosa catena di fast food hanno chiuso i battenti e deciso di lasciare la Russia: McDonald's venderà tutte le attività nel Paese.

Dopo lo scoppio della guerra in Ucraina, la Russia appare sempre più isolata. Anche McDonald’s ha deciso di vendere le sue attività nel Paese.

McDonald’s lascia la Russia

Dopo oltre 30 anni di attività, McDonald’s ha preso una decisione storica e dal forte valore simbolico. In risposta alla crisi umanitaria causata dallo scoppio della guerra in Ucraina, la famosa catena di fast food ha deciso di lasciare la Russia.

Dallo scorso marzo i suoi locali erano stati chiusi in Russia, come reazione all’invasione in Ucraina. Ora McDonald’s ha annunciato che venderà tutte le sue attività nel Paese e dichiara: “La crisi umanitaria causata dalla guerra in Ucraina e l’ambiente imprevedibile che ne è derivato hanno portato McDonald’s a concludere che non è più possibile continuare a gestire l’attività in Russia“.

Era il 31 gennaio 1990 quando la tv di Stato dell’Unione Sovietica pubblicizzava l’apertura, in piazza Pushkin a Mosca, del primo negozio McDonald’s nell’intera Federazione. “Se non puoi andare in America, vieni al McDonald’s a Mosca”, recitava lo slogan. Quella prima ondata di occidentalizzazione, in un periodo in cui i rapporti tra Usa e Russia non erano ancora dei migliori, aveva suscitato non poco scalpore, ma aveva segnato anche una vera e propria svolta per il Paese.