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Agatha Christie: la biografia, i libri e i film

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La vita, le opere e i personaggi di Agatha Christie, l'incontestata regina del Giallo nel XX secolo che ha dato vita a Poirot e a Miss Marple.

Membro del pantheon della letteratura gialla insieme ad Arthur Conan Doyle e Georges Simenon, Agatha Christie ha rappresentato un capitolo fondamentale della storia delle detective stories, donando al mondo figure intramontabili come quelle dell’ispettore belga Hercule Poirot e della vispa zitella inglese Miss Jane Marple.

Agatha Christie: la biografia

Le origini

Agatha Christie, rinomata scrittrice e drammaturga britannica, nacque a Torquay, nel Devon, il 15 settembre 1890 da madre inglese e padre americano, il quale morì quando la bambina aveva solamente 10 anni. La madre e la nonna decisero quindi di trasferirsi a Parigi dove Agatha venne educata in casa. Nel frattempo la piccola cominciò a covare la prima delle sue passioni, la musica, iscrivendosi a un corso di canto lirico, che divenne ben presto il lavoro di sogni mai realizzati. Nel 1914 convolò a nozze con Archibald Christie, poi divenuto pilota del Royal Flying Corps durante la prima guerra mondiale. Dal suo lavoro in ospedale durante il conflitto Agatha Christie trasse l’ispirazione per dar vita al suo primo romanzo giallo, Poirot a Styles Court (1920), che presentò al mondo il celebre ispettore belga Hercule Poirot e ottenne entusiaste recensioni sia in patria che negli Stati Uniti.

La carriera

Il successo della scrittrice inglese venne confermato dall’uscita de L’assassinio di Roger Ackroyd (1926), ad oggi considerato uno dei suoi capolavori. Lo stesso anno, in seguito alla scomparsa della madre e alla richiesta di divorzio da parte del colonnello Christie, con una sequenza di eventi che la stessa scrittrice evitò di spiegare approfonditamente, Agatha Christie scomparve nel nulla per giorni e giorni e fu ritrovata viva e vegeta all’Old Swan Hotel a Harrogate, nel North Yorkshire, registrata con il cognome della donna per la quale il marito intendeva lasciarla; sebbene due dottori le avessero in precedenza diagnosticato un’amnesia, questa fuga improvvisa fu probabilmente causata dall’esaurimento nervoso dovuto all’accavallarsi dell lutto familiare e dell’infedeltà coniugale. Passato questo periodo buio della sua vita, e avendo infine rinunciato a malincuore al successo come cantante lirica, Agatha Christie dedicò anima e corpo alla scrittura e pubblicò nel 1930 il libro La morte nel villaggio, il primo con protagonista la tanto amata vecchia zitella Miss Jane Marple; inoltre, con lo pseudonimo di Mary Westmacott, compose anche dei romanzi rosa che ottennero un discreto successo, primo tra i quali Il pane del gigante (1930). Lo stesso anno conobbe sull’Orient Express in viaggio da Istanbul l’archeologo Sir Max Mallowan, di cui si innamorò e che sposò di lì a poco; inutile dire quale importanza ebbe questa esperienza per la creazione della sua forse più celebre opera: Assassinio sull’Orient Express (1934). I due sposi novelli avrebbero poi trascorso insieme parecchi mesi all’anno in spedizione in Siria e Iraq.

Il teatro e il ritiro dalle scene

Nel 1947, in onore dell’ottantesimo compleanno della regina consorte Maria, moglie di re Giorgio V, nipote della regina Vittoria, fu chiesto alla festeggiata cosa desiderasse come regalo; ella voleva un nuovo racconto della sua scrittrice preferita, nientemeno che Agatha Christie, la quale dunque creò ad hoc la storia dei Tre topolini ciechi, che venne trasmessa alla BBC. L’anno seguente pubblicò su Cosmopolitan il racconto, che nel 1952 debuttò a teatro con il titolo di Trappola per topi, divenendo l’opera teatrale più rappresentata a Londra in assoluto, con oltre 25 mila ininterrotte messe in scena. Nel 1971 le venne assegnata l’onorificenza di Dama Comandante dell’Ordine dell’Impero Britannico e la sua ultima apparizione in pubblico fu in occasione della prima cinematografica di Assassinio sull’Orient Express nel 1974. Nel 1975 pubblicò il capitolo finale della saga del detective Poirot, Sipario, scritto in realtà già durante la seconda guerra mondiale, e il 12 gennaio 1976, infine, se ne andò pacificamente e fu seppellita nel cimitero di St. Mary, a Cholsey.

Agatha Christie: i libri

Oltre ai celeberrimi e già citati La morte nel villaggio (1930) e Assassinio sull’Orient Express (1934), alcuni dei romanzi più noti e famosi di Agatha Christie sono Poirot a Styles Court (“The mysterious affair at Styles”), suo primo romanzo giallo, frutto di una scommessa fatta con la sorella Madge, che narra la storia di Hercule Poirot, ex funzionario della polizia belga che, a causa della prima guerra mondiale, decide di rifugiarsi a Styles Court, nell’Essex, dove dovrà indagare sull’assassinio per avvelenamento della padrona di casa.

L’assassinio di Roger Ackroyd (“The Murder of Roger Ackroyd”) narra la vicenda di un uomo che sapeva troppe cose e che per l’appunto viene assassinato nello studio della sua villa mentre legge il giornale. A prendere in carico ed a occuparsi del caso sarà ovviamente il funzionario di polizia Hercule Poirot.

Sipario (“Curtain: Poirot’s Last Case”) è invece il capitolo conclusivo della saga del nostro detective belga preferito; quest’ultimo romanzo si apre con un susseguirsi di diversi omicidi, i quali, a discrezione di Poirot, sarebbero tutti collegati a una stessa persona X. Il protagonista compare qui ormai vecchio, stanco e affannato, ma ancora lucido come un tempo e in grado di concedere un addio alle scene degno del suo nome.

Le frasi celebri di Agatha Christie

Dai romanzi e dalle parole di Agatha Christie, come è normale che sia, i più affezionati lettori hanno estrapolato nel corso dei decenni i più profondi e i più significativi aforismi; eccone un assaggio

  • La vita ha spesso una trama pessima. Preferisco di gran lunga i miei romanzi
  • Io non ho davvero alcun dono – proprio nessuno – eccetto forse una certa conoscenza della natura umana.
  • Il cervello, la materia grigia, è ciò su cui bisogna contare. La verità va cercata dentro di sé, non al di fuori.
  • Le conversazioni sono sempre pericolose se hai qualcosa da nascondere
  • A volte qualcuno ci calpestava, ma, dopo esserci rimesse dalle prime ammaccature, rialzavamo il capo
  • Nel frattempo abbiamo imparato qualcosa, e conoscere significa essere preparati

Agatha Christie: i film

Tra il considerevole numero di opere scritte da Agatha Christie, una menzione speciale meritano alcune trasposizioni di queste affermatesi negli anni, come Testimone d’accusa, diretto da Billy Wilder e uscito nel 1957; il film narra la vicenda di un uomo accusato dell’omicidio di una ricca vedova che gli aveva lasciato in eredità 80 mila sterline, difeso da un celebre avvocato penalista in rientro al lavoro dopo settimane passate in ospedale a seguito di un infarto.

Assassinio sull’Orient Express di Sydney Lumet uscì invece nel 1974, con Albert Finney nella parte del detective Hercule Poirot. La pellicola racconta dell’omicidio del ricco americano Samuel Ratchett a bordo dell’Orient Express e della pioggia di indizi messi ad arte per ostacolare le indagini di Poirot, che comunque, tra un colpo di scena e un altro, riuscirà a svelare l’arcano. Nel 2017 è uscito il remake diretto, co-prodotto e interpretato, nella parte del baffuto protagonista, da Kenneth Branagh.

Assassinio allo specchio diretto da Guy Hamilton nel 1980 vede invece entrare in scena Miss Marple, interpretata dalla regina del giallo Angela Lansbury, questa volta alle prese con una crew cinematografica giunta a St. Mary Mead per un biopic su Maria Stuarda e con un cocktail avvelenato di cui è caduta vittima un’accanita fan dell’attrice Marina Gregg, qui interpretata dall’immortale Elizabeth Taylor.