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Hawaii, eruzione vulcano Kilauea: danni agli edifici

vulcano hawaii

Cinque abitazioni sarebbero state distrutte. Danneggiate altre infrastrutture, come alcune strade.

La lava sta distruggendo alcune strutture e abitazioni di Big Island, isola delle Hawaii. L’eruzione del vulcano Kilauea ha causato un terremoto di magnitudo 6.9 registrato alla 12.32 (ora locale) del 4 maggio. Centinaia di persone sono fuggite. La scossa sismica di alta intensità è quindi dovuta al vulcano che già nei giorni scorsi ha aumentato la sua attività. Non si registrano, al momento, morti e feriti. L’evacuazione prevista dalle autorità sta proteggendo la popolazione. Il Kilauea, uno dei vulcani più attivi nel mondo, ha eruttato diverse volte negli ultimi trentacinque anni. L’eruzione avvenuta il 4 maggio è la più forte dal 1975.

Abitazioni distrutte

La protezione civile delle Hawaii, in un primo momento, ha dichiarato che almeno due strutture e dei tratti stradali sono stati danneggiati. L’entità effettiva della distruzione causata dal Kilauea non è ancora nota. In un video diffuso da un utente di Facebook, si vede chiaramente una casa in piena combustione a causa della lava. L’abitazione è completamente avvolta dalle fiamme. Le immagini sono state realizzate e diffuse il 5 maggio da John Capono Carter, un residente di Big Island. La struttura incendiata si trova presumibilmente a Leilani Estates. La casa ripresa da Carter è con ogni probabilità il terzo edificio danneggiato. Secondo Hawaii News, cinque abitazioni sarebbero state distrutte. Il sindaco di Big Island, Harry Kim ha confermato la notizia. Le perdite potrebbero essere ancora più ingenti o potrebbero aumentare nel corso delle prossime ore.

L’evacuazione

L’area in questione ospita migliaia di persone, finora incolumi. La situazione resta emergenziale, proprio perché le ‘fontane’ di lava stanno distruggendo parte dei centri abitati. Per ragioni di sicurezza, le autorità hanno previsto provvedimenti di evacuazione e fatto appello, più volte, ai cittadini affinché abbandonino celermente le zone a rischio: “(…) Anziani, giovani e persone con problemi respiratori devono rispettare l’ordine di evacuazione obbligatorio e lasciare l’area”. Uno dei rischi più temibili, dal punto di vista della salute degli abitanti, è rappresentato infatti dall’inalazione dei fumi tossici, in particolare dal gas solforico. Il governatore David Ige annuncia che molti residenti sono attualmente ospitati nei centri della comunità; la loro permanenza non ha una durata precisa, in quanto si attende che il vulcano Kilauea rallenti in modo significativo la sua attività. I due rifugi d’emergenza sono costantemente aperti per ospitare gli sfollati; il Pahoa Community e il Keeau Community hanno accolto 200 persone nella sola giornata di venerdì e il numero di chi arriva è destinato ad aumentare. Il 4 maggio è stato inoltre evacuato il Parco Nazionale delle Hawaii, all’interno del quale si trovavano 2600 persone. Il campus universitario dell’Hawaii Community College è stato chiuso.