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Hawaii, vulcano Kilauea: primo ferito e rischio nube tossica

Continua l'eruzione del Kilauea nelle Hawaii

Continua la paura per il Kilauea: è stata registrata la prima vittima e si teme per la formazione di una nube tossica.

L’eruzione del vulcano Kilauea, nelle isole Hawaii, ha provocato il suo primo ferito grave. La colata lavica lambisce le case e uno schizzo di notevoli dimensioni ha colpito la gamba di un uomo che si trovava sul balcone, al terzo piano della sua abitazione. Nel frattempo il fiume di lava ha raggiunto l’oceano: il contatto tra il magma e l’acqua provoca reazioni chimiche che causano la formazione di una nube tossica intorno a Big Island.

Kilauea, il primo ferito

L’eruzione del vulcano Kilauea continua senza sosta e la sua colata lavica diventa sempre più temibile. Il fiume incandescente continua la sua corsa attraverso Big Island, la maggiore delle isole che compongono l’arcipelago delle Hawaii. A due settimane dall’inizio dell’eruzione, si registra la prima vittima grave. L’uomo si trovava sul balcone della propria abitazione, al terzo piano di un edificio di sua proprietà in Noni Farms Road. La vittima è stata colpita a una gamba da uno schizzo incandescente, proveniente dal fiume di lava che lambisce le abitazioni. All’interno della lava non si trova solo il magma allo stato liquido, ma anche dei frammenti di roccia che possono arrivare a dimensioni e peso notevole. Si calcola che lo schizzo che ha colpito l’uomo in Noni Farms Road pesasse come un frigorifero. Sono frammenti molto pericolosi, potenzialmente letali.

Il fiume di lava

Noni Farms Road è una strada residenziale che si trova a est del quartiere di Leliani, a Pahoa. Proprio in questa zona si è concentrata la maggior parte degli sforzi delle autorità per contenere la potenza distruttiva della lava. Nei dintorni di Leliani, infatti, si sono aperte molte delle 23 spaccature nella crosta terrestre da cui emerge il fiume di magma. La lava ha distrutto decine di abitazioni.

Il fiume incandescente ha ormai raggiunto la Highway 137, che percorre la costa orientale dell’isola. La sezione della strada che congiunge Kamaili e Pohoiki Roads è stata distrutta: si trattava di una delle principali vie di fuga per la popolazione residente in quella zona.

La nube tossica

Il fiume di lava ha ormai raggiunto l’oceano e ora il rischio maggiore per la popolazione di Big Island è rappresentato dal pericolo di una nube tossica. Il contatto tra il magma proveniente dal Kilauea e l’acqua oceanica provoca delle reazioni chimiche che generano un gas bianco e nocivo. Gli esperti temono che questo gas possa formare una nube tossica e coprire l’isola. Il vento può infatti trasportare il gas e le particelle per diversi chilometri. Migliaia di abitanti dell’isola, residenti nelle zone maggiormente esposte al rischio, sono stati allontanati dalle proprie case.