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Ancora maltempo in Italia, dove molte città si sono risvegliate coperte di neve: una valanga ad Aosta ha causato un ferito grave, ora in rianimazione, e le scuole sono rimaste chiuse in Sardegna.
Arriva la neve in Italia: valanga ad Aosta e scuole chiuse in Sardegna
L’inverno è ormai iniziato e alla vigilia del periodo natalizio, ad aumentare l’atmosfera di festa, è arrivata anche la neve. Tuttavia, non sono mancati danni né disagi.
Maltempo e clima rigido cominciano a far sentire i propri effetti lungo la nostra penisola. Molte città hanno iniziato la settimana con la neve. Fiocchi caduti in Umbria, Lazio, Campania, Calabria e Sardegna. Imbiancati alcuni comuni anche alle porte di Roma nelle prime ore di lunedì 29 novembre. Pioggia ghiacciata, mista neve, è precipitata a Velletri, Lariano Rocca di Papa e i Pratoni del Vivaro. Neve a Viterbo, Rieti e nel frusinate, ma anche nel Sud Sardegna, dove le scuole sono rimaste chiuse. Ad Aosta, invece, una valanga ha causato un ferito grave.
Valanga ad Aosta e scuole chiuse in Sardegna: un ferito
La pista da sci a Valtournenche è stata coinvolta da una valanga che ha gravemente ferito un uomo. La dinamica dell’accaduto è ancora da ricostruire: si cerca di capire come sia avvenuto il distacco che ha coinvolto una persona.
Leandro Pession, 58 anni, è in rianimazione. La prognosi è riservata. Guardia di finanza e Carabinieri indagano sul fatto.
Valanga ad Aosta e scuole chiuse in Sardegna: neve a bassa quota
La neve è arrivata persino a bassa quota: nel Sud della Sardegna, infatti, le scuole sono chiuse a Lanusei, a Esterzili e in Ogliastra.
Su Esterzili è in corso una bufera di neve. Traffico in tilt: disagi alla viabilità, in particolare sulla provinciale 114 e negli attraversamenti viari campestri. All’Ansa il vicesindaco Matteo Boi ha fatto sapere: “Le strade sono poco percorribili e il sindaco ha deciso di chiudere le scuole come precauzione. Ora stiamo attendendo i mezzi spazzaneve della Protezione Civile, provincia e Anas, perché in paese ne non abbiamo e le strade devono essere liberate”.