La luce blu fa male alla pelle: è responsabile di danni visibili, provocando risposte biologiche alterate che indeboliscono la struttura dell’epidermide e scatenano un’accelerazione dei processi che be causa l’invecchiamento precoce.
La luce blu fa male alla pelle, perché ne causa l’invecchiamento?
Alle tradizionali forme di inquinamento si aggiungono nuove forme di esposizione ad agenti pro-invecchiamento. I principali nemici in tal senso sono gli strumenti digitali usati quotidianamente come smartphone, televisori e computer. Queste strumentazioni danneggiano la pelle innescando risposte biologiche alterate alla base di un’accelerazione dei processi di aging.
L’uso prolungato dei dispositivi accennati sembra sia all’origine di pelle spenta, segnata, sensibilizzata e disomogenea anche tra i più giovani. La responsabile dell’invecchiamento precoce dell’epidermide è la luce blu.
In questo contesto, si inserisce la ricerca fitocosmetica Dolomitia, specialista nella protezione antinquinamento, che ha sviluppato una formula che contrasta l’invecchiamento cutaneo facendo ricorso agli estratti della flora che cresce sulle Dolomiti. Proprio le piante possiedono efficaci sostante protettive e rigenerative grazie alle quali è stato possibile sviluppare Emulsione 24/7.
- LEGGI ANCHE: Rischi e ambiente, i medici italiani prevedono un aumento del rischio delle infezioni legate al clima
Come combattere l’invecchiamento
La formula è stata sviluppata da tre estratti puri vegetali: Cellule native di Melissa, Estratto di Abete Rosso ed Estratto di Radice di Tarassaco.
Per quanto riguarda la Melissa, si tratta di una pianta molto diffusa sulle Alpi e ricca di pluri-antiossidanti, fenoli e tri-terpeni. Le Cellule di Melissa, quindi, sono capaci di depotenziare gli effetti della luce blu e preservare l’integrità a livello cellulare.
L’Abete Rosso, invece, consente di ricavare lignani ossia uno dei più potenti composti antiossidanti e polifenolici esistenti in natura.
Infine, la Radice di Tarassaco è uno dei più efficaci anti-age naturali a disposizione dell’uomo.