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La tessera sanitaria potrebbe valere come pass vaccinale per gli spostamenti tra regioni

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La tessera sanitaria potrebbe diventare un vero e proprio pass vaccinale per i cittadini che intendono viaggiare, anche tra regioni di diverso colore.

La tessera sanitaria potrebbe diventare fondamentale e diventare un vero e proprio pass vaccinale, utile per viaggiare. A introdurre questa soluzione è il sottosegretario alla Salute, Andrea Costa.

La tessera sanitaria potrebbe diventare un pass vaccinale

Con il nuovo decreto Covid che entrerà in vigore a partire da lunedì 26 aprile, si aprirà alla possibilità di viaggiare tra regioni. Questo potrà avvenire, secondo quanto espresso nella bozza del documento, solo se durante il viaggio si certificherà, attraveso un pass, una di queste tre opzioni: vaccinazione completata, guarigione dal Covid o tampone con esisto negativo svolto nelle 48 ore precedenti al viaggio.

I cittadini che desideranno viaggiare liberamente tra regioni, anche di diverso colore, dovranno portare con sè una certificazione che attesti uno di questi tre requisiti. Ancora incerto il formato del pass, se sarà in formato digitale, cartaceo, o presentato tramite app. Intanto, il sottosegretario alla Salute, Andrea Costa, ha avanzato una proposta in merito al pass e ha chiesto che venga presa in considerazione di utilizzare la tessera sanitaria come un pass vaccinale.

Secondo il sottosegretario, quest’idea agevolerebbe i tempi in quanto tutti in cittadini sono in possesso della tessera sanitaria. “Ho avanzato la proposta di utilizzare la tessera sanitaria come pass vaccinale. Una soluzione di più facile attuazione per tempi e modalità, considerando che questo documento è già in possesso dei cittadini e ha già una dimensione digitale” – ha sottolineato Costa.

D’altronde, la tessera sanitaria è utile proprio a registrare tutti i dati sanitari dei cittadini e porterebbe a una reale sicurezza e disponibilità a viaggiare più tranquillamente. In una nota, Costa fa sapere che “Basterebbe inserire al suo interno le informazioni finalizzate a certificare le condizioni necessarie per garantire in sicurezza la mobilità tra regioni anche di colore differente e la partecipazione ad eventi di diversa natura“.

Non è ancora possibile sapere se questa ipotetica soluzione potrà interessare non solo i vaccinati, ma anche coloro che si sposteranno tra regioni facendo il tampone nelle 48 ore precedenti o certificando di essere guariti dalla malattia.