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Sanremo, Junior Cally: "Parlo di razzismo, Salvini e Renzi"

junion cally

Junior Cally, giovane rapper romano, svela i temi della canzone che porterà al Festival di Sanremo 2020, in programma dal 4 all'8 febbraio

Sanremo torna ancora a far parlare di sé, questa volta in merito a uno dei prossimi cantanti in gara. Il conduttore nonché direttore artistico Amadeus ha infatti chiamato nella sua scuderia anche Junior Cally, un rapper romano noto perlopiù alle generazioni più giovani. Con la maschera o senza, il cantante si esibirà sul palco dell’Ariston sia a volto coperto sia mostrando la faccia. Nel mentre, ha rivelato come il “no grazie” della sua canzone rappresenti la propria personale risposta al populismo dilagante del nostro Paese.

Sanremo tra musica e politica

“La politica ormai sta su internet e i populisti sono quelli che vorrebbero risolvere i grandi problemi con i video su Tik Tok e le soluzioni buttate lì”. Così ha dunque spiegato il giovane artista, precisando come in un passaggio si parli anche di razzismo. Il pezzo si riferisce inoltre a qualcuno che da sconfitto cerca di ridare vita a un partito presentando “cose vecchie sotto una nuova veste”. Il riferimento è chiaramente a due dei leader politici più in vista degli ultimi anni, ossia Matteo Salvini e Matteo Renzi. “La politica, oramai, è attenzione ai social e voglia di apparire, assecondo i meme con le rime”.

Al di fuori dalla protesta canora di Junior Cally restano invece i 5 stelle e il movimento delle Sardine. Tuttavia il rapper prossimo a Sanremo ha tenuto a precisare: “Non mi rappresenta nessuno, ma non trovo giusto dire non me ne frega nulla della politica”. Il cantante romano si è fatto conoscere nascondendosi dietro una inquietante maschera antigas. La stessa se l’è poi tolta per la copertina del suo ultimo album, rivelando così il volto di Antonio Signore, 28enne di Roma.