> > Tananai, piccola peste dell'indie, presenta il suo EP: "Piccoli Boati"

Tananai, piccola peste dell'indie, presenta il suo EP: "Piccoli Boati"

Tananai Piccoli Boati

Tananai, cantautore milanese che ha fatto del genere indie la sua passione, ha raccontato in esclusiva il nuovo EP, “Piccoli Boati”.

Gran confusione, frastuono, schiamazzo: Tananai ha una poetica che affonda nel genere indie, le sue parole sono spunto di riflessione e i suoi ritmi coinvolgenti ti portano a cantare a gran voce. Il 21 febbraio 2020 è uscito su tutte le piattaforme digitali “Piccoli Boati”, il primo EP del giovane e talentuoso cantautore milanese, che allo stile deciso e originale unisce ironia e toni spesso sarcastici, confluendo in testi intensi, che sanno emozionare e comunicare senza filtri. Tananai sul nuovo EP “Piccoli Boati” ha dichiarato: “Come tutto quello che di buono mi è successo negli ultimi anni, nasce di notte e deriva da un’incomprensione, una curiosità. Era tardi, avevo appena inviato un nuovo pezzo alla mia manager, che mi ha risposto mezza addormentata dicendo che le piacevano “quei piccoli boati” del vocoder usato nella canzone”. L’EP è il risultato di notti insonni e sacrifici: “Queste canzoni descrivono il mio quotidiano, sono leggere, ma allo stesso tempo profonde: la vita di tutti i giorni è la cosa più importante che abbiamo e determina la persona che sono diventato”, ha aggiunto.

“Piccoli Boati” contiene, oltre l’ultimo singolo “Giugno”, cinque brani inediti: “Il Seno Sinistro”, “Paglie”, “10K scale”, “Bidet” e “Saturnalia. Si tratta di canzoni che racchiudono tutto il mondo musicale dell’artista e raccontano la sua parte più intima. Nell’intervista esclusiva, Alberto Cotta, meglio noto come Tananai, ha ripercorso i suoi primi passi nel mondo della musica, descritto il nuovo progetto e confidato le sue aspirazioni.

Tananai e la sua passione per la musica

Il papà era un maestro di chitarra e lui, quasi come gesto di ribellione, ha iniziato suonando il pianoforte, ma confida: “Non sono una persona molto con la testa sulle spalle, capace di dedicarsi con costanza alle cose. Non avevo voglia di stare davanti agli spartiti: mi sono approcciato per la prima volta alla musica quando ho scoperto la produzione. Ho scaricato il mio primo programma per far musica e da quel momento mi ci sono cimentato dando anima e corpo. Ho imparato da autodidatta: l’approccio elettronico è stato importante per formare la mia personalità musicale”.

Si chiama Alberto, ma al pubblico sceglie di farsi conoscere con il nome di “Tananai”. A tal proposito ha svelato: “L’ho fatto per mio nonno. Lui mi chiamava così. Era un “omone” e io una piccola peste: è questo il significato di Tananai. Lui cercava di acciuffarmi per farmi le coccole e io gli sfuggivo tra le gambe. Era tutto goffo e mi diceva: “Ti se propri un tananai”, che in dialetto milanese significa proprio: “Sei un pestifero, un pirletta”. Ho voluto così renderlo partecipe di quello che sto facendo, dato che se n’è andato quando ero ancora troppo piccolo per avere in testa qualsiasi progetto di vita. È l’unico della mia famiglia che non sapeva quello che avrei fatto”, ha spiegato con quella dolcezza con cui si ripesca nei ricordi d’infanzia, spulciando tra i dettagli indelebili che danno pienezza al nostro cuore.

Sulla musica che oggi propone ha dichiarato: “Non mi ispiro a nessuno. Parlo di quello che mi passa per la testa in un modo che penso di fare solo io. Se mi accorgo di suonare o scrivere come qualcuno, cancello e cerco di andare oltre, dando un mio tocco personale. Gli altri artisti sono un po’ dei demoni da affrontare, ma da lasciare in disparte per dar forma a quello che hai dentro, in maniera molto personale”.

Tananai Piccoli Boati

Tananai presenta “Piccoli Boati”

È stata la sua manager a definire le canzoni di Tananai un “piccolo boato”. A tal proposito Alberto ha spiegato: “L’espressione mi è piaciuto moltissimo: era frutto di un’incomprensione, come lo sono molti dei miei pezzi”. E ancora: “Mi piaceva anche il fatto che questa espressione fosse la combinazione di due figure retoriche: ossimoro e sinestesia”. Infatti, ha precisato: “Un boato è forte e non puoi definirlo piccolo. Al massimo lieve. Anche le mie canzoni possono essere molto introspettive pur parlando della vita quotidiana”, che non ha niente di speciale, ma è proprio questo apparente stato di normalità e routine “a renderla speciale”.

Tananai Piccoli Boati

“Giugno”, uno dei brani che anticipa l’EP, è stato inserito nelle playlist più ricercate di Spotify e in pochissimi giorni ha già superato i 200mila stream. Su questo brano ha svelato: “L’ho scritto di getto. In quel mese mi ero lasciato con la mia ex ragazza. In quel momento quindi, giugno era per me davvero “il mese più freddo dell’anno”. Mi sentivo perduto”. E ha confidato: “Sembrava che non ci fosse il sole, che gli alberi non avessero le foglie. Volevo essere lasciato in pace, ero diventato abbastanza apatico”.

Poi la rivincita e la sua rinascita personale: “Ascoltando l’EP si scopre però che ho rivalutato il mese di giugno e non è stato il mese più freddo dell’anno”. Ora preferisce definirlo: “Il mese della morte e della rinascita”. L’ultimo inedito presente nel nuovo progetto si intitola “Saturnalia”, che parla della capacità di innamorarsi di nuovo: è proprio partecipando all’omonimo evento organizzato al Macao di Milano, lo scorso fine giugno, “che ho conosciuto una ragazza che mi ha fatto riscoprire l’amore. Ci siamo frequentanti per diverso tempo, non si è trattato di un sentimento sbocciato nell’immediato, ma alla fine mi sono lasciato andare. È con lei che ho riscoperto la serenità”. Al momento, infatti, si è detto “molto più sereno”.

Nelle sue canzoni non mancano i toni ironici ma neppure quei tocchi di romanticismo. In “Bidet”, per esempio, parla di una grande mancanza quando recita: “Grazie tante per mancarmi come mi manca il bidet quando vado all’estero”.

Tananai Piccoli Boati

L’Inter, l’altra grande passione

Sui social non nasconde la passione per il calcio: il suo cuore è neroazzurro (e da buon milanese è chiara la tifoseria di appartenenza).

È questa la sua seconda passione dopo la musica? È soddisfatto del campionato che sta giocando l’Inter? “Dal nulla mi sono appassionato al calcio. L’ho sempre praticato, ma non ho mai seguito le partite. Di colpo è scattato qualcosa e sono diventato un grande tifoso“, ha commentato. E ancora: “Sono soddisfatto del campionato, non ci si aspettava di arrivare a questo punto”. Tuttavia, “quando sei in una situazione in cui tutto va bene, tendi sempre a qualcosa di più in alto: al momento l’Inter è al terzo posto superata dalla Lazio. Forse è parte della stessa natura umana: ora devi vincere per forza”.

Tananai Piccoli Boati

Il tour

Dal 6 marzo al 25 aprile Tananai sarà in tour. Quali sono le sue aspettative?

Tananai Piccoli Boati

“Tutti sold out”, ha detto con il sorriso. Poi ha precisato: “Voglio divertirmi e conoscere molta gente, vendendo città che non ho mai visitato. La mia band è formata dai miei migliori amici e tutti noi vogliamo divertirci: il pubblico si diverte di più se vede genuinità e divertimento anche da parte di chi suona”.

Quali sorprese si aspetta? “Mi piacerebbe che tutti conoscessero e cantassero le mie canzoni. Vorrei cantare a squarciagola tutti i brani con il pubblico”.