> > Meloni boccia la norma sui pignoramenti in manovra: “Nessun prelievo forzos...

Meloni boccia la norma sui pignoramenti in manovra: “Nessun prelievo forzoso sui conti correnti”

manovra meloni pignoramento conti correnti

Il premier Giorgia Meloni ha respinto la norma sul pignoramento dei conti correnti apparsa in una delle bozze della manovra 2024.

La comparsa di una norma sul pignoramento dei conti correnti in una bozza della manovra 2024 ha dato il via a una serie di dibattiti e polemiche: sulla questione, è intervenuto direttamente il presidente del Consiglio Giorgia Meloni che ha riferito di aver bocciato in pieno il provvedimento, rassicurando la popolazione italiana.

Manovra, Meloni boccia la norma sul pignoramento dei conti correnti: “Non se ne parla”

“Avviso ai naviganti: nella legge di bilancio non c’è la misura che consentirebbe all’Agenzia delle Entrate di accedere direttamente ai conti correnti degli italiani per recuperare le imposte non pagate. Consiglio di non inseguire i sentito dire o documenti non ufficiali”. È quanto scritto dal premier sulle sue pagine social in merito alle indiscrezioni pervenute sull’introduzione in manovra del pignoramento dei conti correnti.

Stando a quanto riferito in merito all’iniziativa ipotizzata dal Governo, pare che Meloni abbia visto “in una delle tante bozze” il provvedimento sul prelievo forzoso e sia intervenuta per bloccarlo con effetto immediato. “Non se ne parla, questa norma non passa“, pare abbia tuonato la leader di Fratelli d’Italia. In questo caso, quindi, pare evidente che la bozza tanto discussa sia, di fatto, già acqua passata in quanto bocciata in toto dal premier.

 

Fonti di Palazzo Chigi: “Notizia prima di fondamento”

Nella serata di giovedì 26 ottobre, del resto, fonti di Palazzo Chigi erano già intervenute sulla questione per fare chiarezza. “La notizia secondo la quale nella Legge di Bilancio sarebbe presente una misura che consentirebbe all’Agenzia delle entrate di accedere direttamente ai conti correnti degli italiani per recuperare le imposte non pagate è totalmente priva di fondamento“, hanno precisato.

“La legge di bilancio, in coerenza con la delega fiscale approvata dal Parlamento e con la linea di fermezza nel contrasto all’evasione fiscale seguita dal Governo, si limita a prevedere la possibilità di utilizzo di strumenti informatici per efficientare strumenti già esistenti utilizzati per il recupero d’importi relativi a cartelle esattoriali per le quali il contribuente non ha presentato ricorso e non ha ottenuto una sospensione giudiziale. Qualunque iniziativa di questo governo in tema di fisco garantirà sempre il pieno rispetto dei diritti del contribuente e della sua privacy in un rapporto paritetico tra Stato e cittadino“, hanno continuato le medesime fonti.