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Mauro Coruzzi torna a parlare dopo l’ictus: “Scusate se parlo con difficoltà, non è proprio semplice”

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A due settimane dall’ictus che lo ha colpito, Mauro Coruzzi ha ricominciato a parlare come dimostra il video postato su Instagram.

Mauro Coruzzi, in arte Platinette, ha ricominciato a parlare dopo essere stato colpito da un ictus ischemico lo scorso 14 marzo. Per l’occasione, ha scelto di postare un video su Instagram e ringraziare tutti quelli che gli sono stati vicini e che gli hanno mostrato affetto.

Mauro Coruzzi torna a parlare dopo l’ictus: “Scusate se parlo con difficoltà, non è proprio semplice”

A distanza di due settimane dall’ictus, Mauro Coruzzi ha ricominciato a parlare e ha deciso di postare un video sul suo profilo Instagram per ringraziare tutti quelli che gli hanno manifestato solidarietà e vicinanza. Nonostante la voce sia ancora minata dagli effetti dell’ictus, lo speaker radiofonico non ha perso la sua ben nota ironia.

“Buongiorno, buon lunedì. Chiedo scusa se parlo con difficoltà ma non è proprio semplice. Volevo ringraziare tutti coloro che si sono fatti vedere tramite messaggio, volevo dirvi grazie. Come Greta Garbo nei film, anch’io parlo. Dopo il muto, parlo”, ha affermato.

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Il malore e il ricovero in ospedale

Lo speaker radiofonico è stato colto da un malore improvviso lo scorso 14 marzo. Il malessere si è poi rivelato un ictus ischemico. Contattati i soccorsi, i paramedici hanno rapidamente prestato aiuto al volto noto del piccolo schermo, “permettendo di agire subito dal punto di vista terapeutico”, come aveva spiegato il manager di Coruzzi.

In un primo momento, non erano state diffuse molte informazioni circa lo stato di salute dello speaker. Con il trascorrere dei giorni, poi, è stato lo stesso Coruzzi a pubblicare foto sui social attraverso le quali ha raccontato la degenza in ospedale e la riabilitazione. Le pubblicazioni hanno avuto una cadenza sostanzialmente quotidiana e hanno mostrato una ripresa rapida dell’artista che potrebbero tornare alla normalità in un breve periodo.