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Migranti, mille persone a bordo Sea Watch 3 e della Geo Barents cercano un porto sicuro

Migranti Sea Watch 3

1000 migranti a bordo della Sea Watch 3 e della Geo Barents attendono di poter attraccare in un porto. L'appello delle Ong: "Hanno bisogno di cure".

Il Natale e l’emergenza covid non fermano l’arrivo sulle coste europee dei migranti che affrontano via mare dei viaggi pericolosi su imbarcazioni di fortuna. Proprio il giorno di Natale 114 migranti, salvati in mare nelle ore precedenti dalla nave Ong Ocean Viking di Sos Mediterranee, avevano ottenuto l’autorizzazione a sbarcare a Trapani, ma sono ancora molti i sopravvisuti che attendono un porto sicuro. Nello specifico si tratterebbe di 444 migranti a bordo della nave della ong tedesca Sea Watch e di quelli sulla Geo Barents, in totale di 558 persone.

I migranti sulla Sea Watch 3 e la Geo Barents

Le Ong chiedono che a queste persone venga assegnato immediatamente un Pos, viste anche le gravi condizioni nelle quali si trovano diverse persone salvate in mare. Nel corso della notte tra il 26 e il 27 dicembre, una donna incinta di nove mesi è stata trasportata a Lampedusa su una motovedetta insieme a sua figlia di due anni. Era stata soccorsa nella giornata di ieri, 26 dicembre, insieme ad altre 96 persone che viaggiavano su un gommone che rischiava di affondare. 

Sea Watch 3 e Geo Barents, 1000 migranti a bordo

“Li stiamo curando per ustioni da carburante, mal di mare, infezioni respiratorie e lesioni legate alla violenza – dice Kira Smith, ostetrica a bordo della nave Geo Barents – Tutti i nostri sopravvissuti hanno bisogno di ulteriori cure immediate e di un luogo sicuro il prima possibile”. L’inbarcazione si trova al momento a largo delle coste di Catania e chiede di poter attraccare.

1000 migranti a bordo della Sea Watch 3 e della Geo Barents

Oltre alle persone presenti sulle navi delle Ong si registrano purtroppo anche diversi morti in mare e dispersi. Nelle ultime ore la Mezzaluna rossa libica ha recuperato i cadaveri di 28 migranti sulle spiagge della zona di Al-Alous, a 90 chilometri dalla capitale Tripoli. Tra loro c’era anche un bambino, con i numeri delle vittime che secondo quanto riferito dall’emittente televisiva 218 potrebbero anche aumentare nel corso delle prossime ore.