> > Antonio D’Angela morto dissanguato a Taranto, ucciso per errore dal figlio ...

Antonio D’Angela morto dissanguato a Taranto, ucciso per errore dal figlio Angelo: il 27enne è stato arrestato

morto dissanguato Taranto arrestato figlio

Antonio D’Angela, morto dissanguato a Taranto, è stato ucciso “per errore” dal figlio Angelo: il 27enne è stato arrestato e portato in carcere.

Svolta nel caso dell’uomo morto dissanguato a Taranto dopo essere stato colpito da un proiettile: per l’uccisione di Antonio D’Angela è stato arrestato il figlio Angelo che avrebbe tolto la vita al padre “per errore”,

Morto dissanguato a Taranto, arrestato il figlio: ha ucciso il padre “per errore”

Antonio D’Angela è morto dissanguato nelle campagne di San Marzano di San Giuseppe, in provincia di Taranto, dopo essere stato colpito da un proiettile. A poche ore dal delitto, avvenuto venerdì 8 dicembre, è stato arrestato il figlio della vittima, il 27enne Angelo D’Angela. Il sospettato dovrà rispondere all’accusa di omicidio volontario.

Sulla base delle informazioni sinora diffuse, pare che il giovane abbia sparato un colpo d’arma da fuoco mentre stava avendo una discussione con altre persone. Il proiettile, che avrebbe dovuto ferire coloro con i quali il 27enne stava litigando, ha accidentalmente colpito il padre dello sparatore alla coscia sinistra, recidendo l’arteria femorale.

A portare la vittima in ospedale è stato proprio Angelo D’Angela. Nonostante gli sforzi dei medici, tuttavia, non è stato possibile salvare la vita dell’uomo.

Dinamica e ricostruzione dell’omicidio

Il 27enne, dopo essere stato arrestato, è stato portato in carcere. Con il giovane uomo, è finito in manette anche Massimiliano Papari, 42 anni, con l’accusa di concorso in omicidio.

Nell’ambito delle indagini, sono state decisive le testimonianze fornite dalle persone con le quali stavano litigando padre e figlio, titolari di un’azienda agricola presso la quale vengono allevati anche cavalli.

Secondo le ricostruzioni del pm Francesco Ciardo che ha firmato il provvedimento di fermo, Angelo ha sparato contro un’altra persona con l’intenzione – comunque – di uccidere. Il colpo, però, nel caos della situazione, ha colpito il padre dell’indagato, morto dissanguato.

La lite, a quanto si apprende, avrebbe avuto luogo durante una riunione dell’Associazione Trainieri, nel centro di San Marzano di San Giuseppe. Ogni anno, l’associazione è impegnata nella tradizionale processione delle fascine durante la quale rami d’ulivo vengono trasportati a cavallo per allestire il grande falò della festa patronale che ha luogo il 19 marzo.

La discussione si è originata per alcuni recenti dissapori insorti tra i membri dell’associazione.