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Mozione di sfiducia contro Salvini: le firme sono 95 mila

Diciotti

Possibile ha lanciato una petizione per sfiduciare Matteo Salvini. Tra i tanti sostenitori c'è Laura Boldrini, deputata acerrima nemica del leghista

L’appello su Change.org spopola, anche grazie la mobilitazione social. Ma in Parlamento sono emersi i primi dubbi. Alle Camere la petizione sembra non trovare le adesioni indispensabili per essere depositata. Il leader di Possibile, Giuseppe Civati, e la segretaria Beatrice Brignone hanno lanciato una petizione online. A volerlo è anche Laura Boldrini. L’obiettivo è quello di chiedere una mozione di sfiducia contro il ministro dell’Interno. Con la sua linea politica, Matteo Salvini sta dividendo il Paese. Nel frattempo, le firme di adesione alla petizione aumentano, toccando cifre vertiginose. Sono già 95 mila.

Tutti contro Salvini

A premere per la sfiducia nei confronti di Matteo Salvini sono quasi 95mila firme. Queste sono state raccolte su change.org dalla petizione lanciata da Beatrice Brignone, Pippo Civati, Andrea Maestri, Luca Pastorino ed Elly Schlein, nonché il gruppo guida del Movimento Possibile.

Nonostante il pressing e l’ampio dibattito social, alle Camere l’idea di una mozione contro il ministro dell’Interno e le sue politiche sui migranti pare sia impossibilitata ad avere successo, vista la schiacciante maggioranza di 5Stelle e centrodestra. Inoltre, non hanno ancora trovato le 63 firme indispensabili per far sì che la mozione possa essere depositata.

Al contrario, tra i cittadini la proposta sta riscontrando risultati positivi. Sembra aleggiare un clima prettamente favorevole all’iniziativa boldriniana e di Possible. Infatti, la petizione su change sta crescendo nettamente. Un seguito riscosso nell’arco di pochi giorni.

La petizione denuncia la responsabilità di Salvini del “conflitto istituzionale senza precedenti con gli altri poteri e istituzioni dello Stato, dal Presidente della Repubblica alla magistratura”. La causa, hanno tenuto a precisare, sarebbe il tema dell’accoglienza dei richiedenti protezione internazionale e dei reati d’odio. Descrive inoltre la “violazione patente e flagrante del principio di non refoulement”. La spiegazione viene portata avanti attraverso l’elenco delle circostanze in cui questo è accaduto, dalla vicenda Aquarius alla Diciotti. Possible ricorda a Salvini cosa dice la Costituzione Così ha tenuto a puntualizzare quanto distanti da questa siano state le “sue gravissime affermazioni sui cittadini italiani di etnia rom”.

L’adesione alla mozione

Grande adesione da parte di numerosi connazionali, ma dare gambe parlamentari all’iniziativa non è semplice. Liberi e uguali ne sta discutendo, cercando la sponda del Pd. “Noi mettiamo a disposizione le nostre 14 firme di deputati, però non bastano neppure per presentarla”, ragiona Roberto Speranza, leader di Leu. Divisioni a sinistra tra chi considera comunque importante dare un segnale politico e chi ritiene che è meglio non contarsi nella sconfitta certa.

Per il momento sono state raccolte 95 mila firme. L’obiettivo è di raggiungere le 150mila adesioni. Civati vuole chiedere ai deputati e ai senatori italiani di presentare e votare la sfiducia nei confronti del ministro dell’Interno per le politiche migratorie che Salvini sta attuando.

La mozione di sfiducia

Il leader di Possibile si è scagliato in particolare contro la vicenda della Vos Thalassa. Nella notte tra lunedì 9 e martedì 10 luglio 2018 il governo italiano aveva negato l’accesso ai porti italiani alla nave, battente bandiera tricolore. La nave aveva appena soccorso e caricato a bordo 67 migranti finiti alla deriva. Il ministro aveva poi chiesto l’apertura di un’indagine contro i migranti a bordo della nave. Quest’ultimi sono stati accusati di aver aggredito l’equipaggio. La vicenda si è conclusa senza arresti. Solo due migranti sono stati indagati per violenza privata.

“Matteo Salvini si è reso responsabile di un conflitto istituzionale senza precedenti con gli altri poteri e istituzioni dello Stato sul tema dell’accoglienza dei richiedenti protezione internazionale e dei reati d’odio”, si legge sulla petizione online.

Particolarmente censurabile, per la violazione patente e flagrante del principio di non refoulement, si configura la condotta serbata dal Ministro nella vicenda Aquarius e, da ultimo, nella vicenda Diciotti, che hanno visto impedito, ritardato o ostacolato l’approdo nel porto sicuro più vicino di persone vulnerabili (bambini, donne incinte, persone malate o ferite)”. Così hanno commentato la vicenda i membri del Movimento Possible.

“Chi riveste ruoli istituzionali deve essere fedele alla Costituzione e alla Repubblica e non può, né direttamente né indirettamente, diffondere idee fondate sulla superiorità o sull’odio razziale o etnico”. Quindi, hanno puntualizzato: “Istigano a commettere atti di discriminazione per motivi razziali, etnici, nazionali o religiosi”.

Le parole della Boldrini

A sostenere la petizione di Possibile, c’è in prima linea anche la deputata di Liberi e Uguali, Laura Boldrini.

“Un’ottima iniziativa di partecipazione per raccogliere voci in disaccordo con le scelte ciniche, razziste, disumane, oltre che inconcludenti di Matteo Salvini”. Così ha scritto su Twitter l’ex presidente della Camera. Poi, l’acerrima nemica ha lanciato l’hashtag “RespingiamoSalvini”.

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