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Napoli, intruso negli spogliatoi durante la festa scudetto: "E tu chi sei?"

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Salvatore Balzano si è intrufolato nello spogliatoio degli azzurri durante la festa scudetto di Udine: i giocatori restano increduli

Il Napoli ha finalmente spezzato la maledizione che lo teneva lontano dallo scudetto. La partita decisiva è stata quella contro l’Udinese, il pareggio di Osimhen ha consegnato alla banda di Spalletti un punto d’oro. Mentre la festa impazzava negli spogliatoi, però, qualche giocatore ha notato la presenza di un volto sconosciuto.

Si intrufola negli spogliatoi durante la festa scudetto del Napoli: “Ma chi sei?”

Dopo 33 anni gli azzurri tornano a cucirsi il tricolore sul petto e tutti i tifosi sono andati in delirio. Feste tra le strade di Napoli, allo stadio Maradona, sugli spalti della Dacia Arena di Udine e anche negli spogliatoi. I giocatori azzurri, dopo il pareggio con i bianconeri, sono tornati negli spogliatoi e hanno iniziato a ballare e saltare con i membri dello staff, ma non erano soli. Tale Salvatore Balzano, un tifoso come tanti altri, è riuscito ad eludere la sicurezza e ad intrufolarsi nel tunnel della Dacia Arena, per poi arrivare allo spogliatoio.

Il racconto di Salvatore Balzano: come è entrato nello spogliatoio del Napoli

È lo stesso Salvatore Balzano a raccontare come è riuscito ad eludere la sicurezza dello stadio: “Ho utilizzato la tecnica che usiamo tutti quando non vogliamo salutare qualcuno: ho camminato guardando fisso il telefono. Mi fingevo occupato mentre scansavo le persone che mi trovavo davanti. Nessuno mi ha detto che non potevo entrare. Sono entrato negli spogliatoi prima di tutti, i giocatori erano ancora in campo a festeggiare: non c’era nessuno. Il primo rientrare è stato Lobotka, era solo in slip, mi ha guardato stranito. Aveva una sciarpa e una bandiera in mano, gliele ho chieste. Ho dovuto allargare la cintura in modo da nascondere tutto.” Balzano, poi spiega la reazione di un difensore del Napoli: “Rrahmani a un certo punto si è girato: ‘E tu chi ca*** sei?” L’uomo ha anche raccontato di aver provato ad entrare nello spogliatoio dell’Udinese: “Ad un certo punto sono arrivati Kim, Kvara e tutti gli altri mentre esultavano mi hanno abbracciato come se fossi uno di loro. Ho iniziato a scroccare magliette, pantaloncini. Mi sono sentito un bambino in un parco giochi. Mi sono affacciato anche nello spogliatoio dell’Udinese. Ho chiesto la maglia a Becao ma mi ha detto di lasciarlo stare. Erano tutti tristi.”