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Nina e la maturità negata, il ministero: "Caso grave, la scuola deve includere"

Paola Frassinetti

Sulla vicenda è intervenuta duramente la sottosegretaria all’Istruzione e al Merito e la ministra alle Disabilità.

Sulla vicenda di Nina e della maturità negata è intervenuta la sottosegretaria all’Istruzione e al Merito, Paola Frassinetti, e la ministra delle Disabilità, Alessandra Locatelli.

Nina e la maturità negata, il ministero: “Caso grave, la scuola deve includere”

Sulla vicenda di Nina e della maturità negata è intervenuta Paola Frassinetti, sottosegretaria all’Istruzione e al Merito. “Non è certo l’esempio della scuola dell’inclusione alla quale ci ispiriamo. Portare una studentessa con disabilità a cambiare scuola è un episodio grave. La scuola deve utilizzare tutti gli strumenti a disposizione per permettere ai ragazzi diversamente abili di poter realizzare il proprio percorso scolastico, nonché di poter crescere e formarsi, affrontando le prove che la vita ci pone” ha commentato. Anche Alessandra Locatelli, ministra delle Disabilità, è intervenuta sull’argomento, sottolineando che il caso non è chiuso. “Credo ci sia una strada ancora da intraprendere: siamo a marzo, l’esame è a giugno, magari c’è ancora qualche possibilità. Cercherò ora di contattare sia il ministero, sia la scuola” ha dichiarato. Il Comune, con il sindaco Matteo Lepore e l’assessore alla Scuola Daniele Ara, si è subito interessato al caso. Il primo cittadino ha anche telefonato personalmente ai genitori per ascoltare il loro punto di vista.

Il ritiro di Nina: “Ci siamo attivati per capire meglio”

L’Ufficio scolastico provinciale è venuto a conoscenza del ritiro di Nina. “Ci siamo attivati per capire meglio. Abbiamo immediatamente richiesto di relazionarci con la scuola per averne il punto di vista. Valuteremo e trarremo le nostre conclusioni, verificando se la situazione sia stata trattata in maniera adeguata e cercheremo di comprendere le problematiche che ci sono state per determinare una scelta che chiaramente ci addolora” ha dichiarato il dirigente Giuseppe Lanzardi, che ha ricordato che “negli ultimi anni le certificazioni degli alunni sono in costante aumento, più o meno per tutti gli ordini di scuola: è un dato di fatto, come lo è anche l’incremento costante di posti in più per il sostegno“. Nina e i suoi genitori hanno ricevuto moltissimi messaggi di solidarietà. “Il ritorno positivo io spero non sia solo per Nina, e per tutte le persone come Nina, ma per tutti, una società più inclusiva è un bene per tutti. Una giornata così, con centinaia di messaggi di vicinanza ci fa avere uno sguardo diverso su questa vicenda, non siamo soli, la solidarietà manifestata fa davvero tanto piacere” ha dichiarato il padre Alessandro. “Ci sono tre scuole che si sono fatte vive. Parleremo con tutte” ha aggiunto, pensando al futuro di sua figlia, che si sta dedicando alle sue grandi passioni, come la chitarra, il tamburo e il ballo.