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Novak Djokovic, il padre: "Mio figlio crocifisso come Gesù, è il simbolo del mondo libero"

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Il padre di Novak Djokovic è intervenuto sulla situazione che sta riguardando il figlio accusando l'Australia di aver calpestato l'intera Serbia.

Mentre Novak Djokovic resta rinchiuso in un hotel in Australia in attesa della decisione del giudice sul suo visto, suo padre Srdjan ha rilasciato un’intervista paragonandolo “allo Spartacus del nuovo mondo che non tollera l’ingiustizia, il colonialismo e l’ipocrisia“.

Novak Djokovic: parla il padre

L’uomo si è schierato a difesa del nove volte campione degli Australian Open parlando di lui come del simbolo e il leader del mondo libero, “un mondo di nazioni e persone povere e oppresse” e azzardando anche un paragone a Gesù Cristo per la crocifissione che a suo dire ha subito il figlio. “Potranno incarcerarlo stasera e incatenarlo domani, ma la verità è come l’acqua perché trova sempre la sua strada“, ha sottolineato Srdjan aggiungendo che il giovane ha dimostrato che, se si hanno sogni, qualsiasi cosa può essere ottenuta.

Novak Djokovik, parla il padre: “Australia ha calpestato la Serbia”

Ha inoltre accusato le autorità australiane di aver calpestato la Serbia, di cui Novak “è simbolo“. Il leader di quella che ha definito terra lontana, Scott Morrison, “ha osato attaccare Novak ed espellerlo prima che raggiungesse il loro paese“. Avrebbero voluto buttarlo in ginocchio, ha continuato, e non solo lui ma la Serbia intera che invece “nella storia non ha mai attaccato nessuno, al massimo si è difesa“.