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Novi Ligure, 13enne trovato morto: il mistero dei 20 minuti in attesa del papà

Le parole del papà del 13enne morto a Novi Ligure

Cosa è successo nei 20 minuti in cui il 13enne morto a Novi Ligure stava aspettando suo padre? Le indagini sulla sua morte.

Cosa è successo nei 20 minuti in cui il 13enne morto a Novi Ligure stava aspettando suo padre? Le indagini sulla sua morte vanno avanti.

Novi Ligure, 13enne trovato morto: il mistero dei 20 minuti di attesa del padre

Vado un attimo a far benzina e poi passo a prenderti, fatti trovare fuori casa” sono state le parole del padre di Luigi, 13enne trovato in gravissime condizioni in casa e poi deceduto, nel giorno della tragedia. Gigi è stato descritto come un ragazzino modello, che stava per andare a lezione di solfeggio. Nell’arco di quei 20 minuti di attesa è accaduta la tragedia ed è proprio su quel breve lasso di tempo che stanno indagando i carabinieri. Inizialmente era stata esclusa l’ipotesi della partecipazione del giovane ad una challenge, ovvero uno di quei giochi diffusi sui social network in cui i giovani vengono spinti a fare prove pericolose. “Non ci sono altre persone coinvolte” avevano sottolineato gli agenti. Ma ora si indaga a tutto campo, senza tralasciare nessuna opzione.

Novi Ligure, 13enne trovato morto: le indagini

Nella stanza della tragedia non erano presenti cellulari (quello del ragazzino era in riparazione) e computer, per cui è stato appurato che il 13enne non era collegato in diretta sui social per qualche sfida. Potrebbe aver voluto sperimentare in privato qualche challenge, questo non è escluso. Gli inquirenti hanno già ascoltato diverse persone, tra il corpo di insegnanti del Boccardo, allenatori e dirigenti della Novese, club di calcio frequentato dal giovane. I compagni di scuola o di squadra del ragazzo potrebbero fornire qualche dettaglio in più. “Siamo stati dai carabinieri. Personalmente non ho mai notato stranezze di comportamento in Gigi. A differenza di molti compagni, anche durante i campi estivi usava pochissimo il telefonino ed era molto attento e responsabile nel muoversi e nell’agire” ha dichiarato Monica Canepa, del settore giovanile della società biancoceleste. Per il momento le indagini non hanno ancora fornito risposte.