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Olimpiadi, l’Fbi lancia l’allarme su possibili attacchi hacker

Allarme hacking dell'Fbi su Tokyo 2020

Olimpiadi, l’Fbi lancia l’allarme su possibili attacchi hacker che metterebbero in tacca di mira un evento planetario come Tokyo 2020 per creare caos

Sulle olimpiadi di Tokyo grava uno spettro nascosto ma subdolo, e l’Fbi lancia l’allarme proprio su questa eventualità, quella di possibili attacchi hacker durante le gare. Si tratterebbe di cyber incursioni che, data la particolare natura dell’evento messo in tacca di mira, vedrebbero amplificati in maniera clamorosa quelli che sono gli obiettivi e le finalità standard dell’hacking. Quali sono? Quelli rispondenti ai tre grandi obiettivi dell’attività in questione: caos ed egotismo spinto degli operatori, propaganda su specifici temi e messa in target dei rappresentanti degli stati che proprio su quei temi sono possibili obiettivi oppure riscatti esigibili sulla scorta di azioni costrittive sui grandi server. 

Olimpiadi e hacker, l’allarme dell’Fbi e il warning alla sicurezza interna

Da questo punto di vista gli uffici addetti al problema del Federal Bureau of Investigation hanno messo in conto la possibilità che Tokyo 2020 sia un condensato clamorosamente ricco di queste tre eventualità e di altre ed hanno inviato un warning ai professionisti che si occupano di cyber sicurezza. La notizia è passata per il lanci di Cnn e Fox News. E il contenuto di quell’allerta è chiaro: la Olimpiadi “forniscono ad attori sponsorizzati da alcuni Stati una grande opportunità per seminare confusione, chiedere riscatti e portare avanti obiettivi propagandistici”. 

Allarme Fbi per attacchi hacker alle Olimpiadi: queli sono i potenziali obiettivi

Attenzione, l’alert è stato inviato sulla scorta di dati che indicano come la possibilità sia statisticamente molto alta, ma non ci sarebbero al momento minacce concrete o specifici filoni di indagine. Tuttavia media, alberghi, mezzi di trasporto, biglietterie e tutto ciò che fa mainstream in rete sono un obiettivo possibile, soprattutto in merito al fione “ransomware”, cioè quello legati alle richieste di riscatto. Spesso gli hacker operano con attacchi “laterali” che isolano i server e per i Giochi Olimpici senza pubblico ed interamente affidati alla tecnologia in quanto a diffusione questo sarebbe molto più che un grosso problema. 

L’Fbi e l’allarme per attacchi hacker alle Olimpiadi: i precedenti durante la pandemia

Problema incarnato dagli attacchi a matrice DdoS ad esempio, cioè Distributed Denial of Service, la creazione da parte di più fonti contemporaneamente di un più che intenso traffico dati che causa un sovraccarico della banda passante o l’esaurimento delle risorse del server rendendolo irraggiungibile al traffico ordinario. Basti pensare alle recenti cyber incursioni aventi a tema i vaccini durante le fasi più cupe della pandemia: si è calcolato che durante la pandemia se ne sia verificato uno ogni 11 secondi.