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Omicidio Carol Maltesi, la mamma: “Il processo è stato fatto a mia figlia, non a chi l’ha uccisa”

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Dopo la sentenza emanata per l’omicidio di Carol Maltesi, la mamma della 26enne si è scagliata contro i giudici.

La mamma di Carol Maltesi, la donna uccisa e fatta a pezzi dall’ex compagno, ha commentato la sentenza emanata al termine del processo incentrato sull’omicidio della figlia.

Omicidio Carol Maltesi, la mamma commenta la sentenza

“Il processo è stato fatto a mia figlia Carol, non a chi l’ha uccisa”, ha tuonato la madre di Carol Maltesi, la 26enne uccisa e fatta a pezzi – 15 in totale – dal vicino di casa ed ex fidanzato Davide Fontana. L’omicida è stato condannato a 30 anni di reclusione: gli è stato risparmiato, quindi, l’ergastolo.

La sentenza è stata motivata dalla Corte d’Assise che ha scritto che Fontana, quando ha commesso l’omicidio, si era reso conto “che la giovane e disinibita Carol Maltesi si era in qualche misura servita di lui per meglio perseguire i propri interessi personali e professionali”. Sarebbe stato proprio questo, quindi, per i giudici a scatenare “l’azione omicida”.

Le parole della donna

Ai microfoni del giornale locale Bresciaoggi, la madre della vittima ha raccontato di essere distrutta per la decisione dei giudici. “Non ci sono parole, è una sentenza vergognosa, davvero scandalosa”, ha detto. E ha sottolineato che la figlia era “ragazza normale, una mamma bravissima con suo figlio ed era molto presente anche con me”. “Lei si prendeva sempre cura di me, mi portava in ospedale per le terapie”, ha aggiunto, spiegando di soffrire di una grave malattia. Le condizioni di salute della donna si sono, poi, aggravate dopo la brutale uccisione della 26enne.

“Si è parlato tanto di Carol, ma qui il mostro è chi l’ha uccisa”, ha detto l’avvocato che rappresenta l’ex compagno e il figlio della Maltesi. E, facendo riferimento alla sua decisione di svolgere la professione di attrice hard, ha aggiunto: “Se Carol avesse continuato a svolgere l’attività di commessa, come svolgeva prima della pandemia, a mio avviso, a parità di circostanze, al Fontana sarebbe stato comminato l’ergastolo”.