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Omicidio di Yara Gambirasio, Bossetti denuncia i magistrati di Bergamo: l’accusa è di depistaggio

Massimo Bossetti

Omicidio di Yara, Bossetti denuncia i magistrati di Bergamo: l’accusa è di depistaggio e il suo legale non ha dubbi: "È innocente, giustizia sorda e cieca"

Omicidio di Yara Gambirasio, Massimo Bossetti denuncia i magistrati di Bergamo e li accusa di depistaggio in merito ai famosi reperti su cui ruota la possibilità di rifare il processo e sovvertire l’ergastolo a cui l’ex muratore è stato condannato per l’omicidio della 13enne di Brembate. Condannato ingiustamente, dicono i suoi legali. Condannato a ragione, dice invece la procura di Bergamo, che aveva chiesto pochi giorni fa alla corte di assise di respingere  l’istanza di valutazione su quei frammenti di dna del condannato trovati sui leggins della vittima. 

Bossetti denuncia i magistrati di Bergamo: perché il dna è così importante

Perché quei frammenti sono così importanti? Perché per la Procura sono prova regina, mentre per la difesa sono “scaduti” e quindi come prova regina non hanno valore a carico. E la difesa di Bossetti ha denunciato la procura esattamente per questo motivo: perché sostenendo la tesi del dna “buono” in aula anche dopo che la Cassazione aveva ordinato alla corte di valutare quella possibilità avrebbe “depistato” le indagini e condotto i giudicanti ad un falso convincimento. Insomma, la faccenda è complicata. 

Bossetti denuncia i magistrati di Bergamo dopo tre istanze accolte in Cassazione

Bossetti aveva chiesto più volte l’accesso a quei reperti e per tre volte si era visto dare ragione dalla Cassazione, non sul merito ma sull’opportunità procedurale far riesaminare alla difesa dna processato tante di quelle volte dal Ris dei Carabinieri da essere usurato. E Claudio Salvagni, tenacissimo legale del condannato, ha già pronto il ricorso numero quattro ai giudici con la stola di ermellino. 

Bossetti denuncia i magistrati di Bergamo, durissimo il suo avvocato: “È innocente”

E nelle dichiarazioni ai media ci è andato giù duro: “Massimo Bossetti è innocente, ora ne ho la certezza. Il non risultato ottenuto con la nuova pronuncia della Assise di Bergamo ne è la dimostrazione. Bossetti è al pari di tanti altri una persona ingiustamente condannata, vittima di un sistema sordo e cieco. Solo che a lui non è mai stata data neppure la possibilità di dimostrarlo”. E ancora: “A questo punto speriamo che si faccia di tutto per accertare la verità. Se questi reperti fossero stati mal conservati – ha chiosato il legale rispondendo alle domande di Fanpage.it – sarebbe un problema e si scatenerebbe un terremoto”. Poi ha precisato truce: “Terremoto che ci sarebbe anche se non riuscissimo ad analizzare queste prove”.