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Pavia, liberati madre e figlio rinchiusi in garage: 2 arresti

Pavia, liberati madre e figlio rinchiusi in un garage: 2 arresti

Una madre e il figlio handicappati sono stati rinchiusi in un garage-lager e maltrattati da due parenti che si intascavano le loro pensioni di invalidità.

Prigionieri nel garage per la loro pensione

Terribile storia a Cozzo, in provincia di Pavia, che si sta concludendo con 2 arresti. Un uomo di 54 anni e la sua compagna convivente 38enne sono accusati di aver tenuto segregati in un garage la madre di 78 anni dell’uomo ed il suo fratellastro di 38, entrambi disabili di intelletto. Sono quindi soggetti fragili e facili da raggirare. Il tutto per intascarsi illegalmente le loro pensioni di invadilità. Il garage misura soltanto 42 metri quadrati ed era utilizzato come rimessa di attrezzi. I poveretti “vivevano” sottoposti continuamente a violenze ed angherie. Questo è quanto emerge dal lavoro dei carabinieri. La terribile coppia è stata arrestata e deve rispondere di maltrattamenti in famiglia, sequestro di persona, riduzione in schiavitù, circonvenzione di incapace e abbandono di persona incapace.

Un garage degli orrori

Oltre ad essere maltrattati, i due poveretti hanno vissuto in condizioni disumane. Il garage in cui erano reclusi madre e figlio è poco areato ed illuminato. Non è provvisto nemmeno di servizi igienici. I malviventi imponevano alle due vittime di espletare i propri bisogni fisiologi in dei secchi oppure in giardino. I due prigionieri dovevano poi pulire il terreno che sporcavano. Per lavarsi, anche se in maniera molto approssimativa, dovevano utilizzare la canna dell’acqua situata in fondo al giardino e non avevano a disposizione altri vestiti oltre a quelli che già indossavano. Potevano nutrirsi soltanto una volta al giorno, di sera. Erano immersi in un clima di terrore, poiché in qualsiasi momento avrebbero potuto subire violenze dai loro aguzzini, come già capitato a madre e figlio. In garage come letti c’erano due letti in plastica da piscina e coperte e lenzuola. Erano presenti anche mobiletti e contenitori che venivano utilizzati come wc. Il garage era poi provvisto di un sistema di videosorveglianza collegato alla casa dei due delinquenti. I movimenti delle vittime venivano costantemente controllati. Non è solo questione delle due pensioni da rubare, c’è un ché di insensatamente sadico e malvagio in tutto ciò.

garage

La fine dell’incubo e il proseguimento delle indagini

Nel pomeriggio di ieri i carabinieri hanno fatto irruzione nel garage, trovandovi madre e figlio e hanno posto fine all’incubo. Lo spettacolo era a dir poco raccapricciante. Le forze dell’ordine hanno sequestrato l’abitazione ed il garage. La madre ed il figlio, sono stati subito trasportati presso l’ospedale di Vigevano per accertarsi delle loro condizioni. I due delinquenti sono stati invece condotti nelle carceri di Pavia e Vigevano.

Le indagini non si sono ancora concluse. La storia sembrerebbe incominciata circa due anni fa, quando la famiglia decise di trasferirsi a Cozzo. Si cerca di mettere luce su presunte connivenze dei vicini, perché è difficile credere che non sapessero nulla.