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Penalizzazione della Juventus, Le motivazioni della sentenza: "Illecito grave, ripetuto e prolungato"

Agnelli Andrea

Caso Juventus, La Corte d'Appello supera le richieste della Procura federale e porta la sentenza sulla penalizzazione del club bianconero da -9 a -15

Trentasette le pagine servite a mettere nero su bianco tutte le motivazioni della sentenza sulla penalizzazione della Juventus. La Corte d’Appello ritiene che ci siano nuovi argomenti a supporto della tesi della Procura per la riapertura del processo sulle plusvalenze del club bianconero.

I fatti che hanno condotto a -15

Insomma, il -15 alla Juve sembra essere giustificato. Tra le motivazioni si legge: «È indiscutibile che il quadro fattuale determinato dalla documentazione trasmessa dalla Procura della Repubblica di Torino alla Procura federale – e da questa riversata a sostegno della revocazione – non era conosciuto dalla Corte federale al momento della decisione revocata e, ove conosciuto, avrebbe determinato per certo una diversa decisione». La conclusione sui bilanci della FC Juventus SPA sembra, pertanto, essere una e una sola, ovvero che «semplicemente non sono attendibili».

La decisione della Corte d’Appello

Una penalizzazione ulteriore. Ma perché la Corte d’Appello ha superato le richieste della Procura federale, passando da -9 a -15? A riguardo, sempre tra le motivazioni, si legge: «Tenuto conto dei precedenti che hanno riguardato alterazioni contabili protratte per più esercizi, ovvero di rilevanti dimensioni e intensità – che in passato hanno portato a penalizzazioni di valore oscillante ma, in taluni casi, anche significative –, si ritiene necessario rideterminare la sanzione rispetto alle richieste della Procura federale».