Giampiero Casoni Per il 2023 appena iniziato arrivano gli aumenti per le autostrade: i prezzi e le tratte coinvolte saranno interessati da rincari fissati da un decreto ministeriale che adegua i pedaggi secondo gradualità. I pedaggi aumenteranno via via di un po’ e non ci saranno aumento per la metà delle tratte. Matteo Salvini, vicepremier e ministro delle Infrastrutture, parla di un aumento inferiore alle previsioni. Lo spiega una nota del Mita: “Un aumento che sfiorava il 5% è stato scongiurato: dal 1 gennaio si fermerà al 2%, con aggiunta di un altro 1,34% solo dal primo luglio 2023”.
Aumenti per le autostrade: i prezzi e le tratte
Ma quali saranno le tratte interessate dagli aumenti? Con l’aiuto di Open c’è un elenco dettagliato: Non ci saranno aumenti per le Autostrade A24 /A25 Roma L’Aquila Teramo e Diramazione Torano Pescara e non si registrano rincari per le società con aggiornamento del piano economico in corso. Zero incrementi per le società con concessione scaduta. Open spiega che “rientrano nel primo caso l’Autostrada Brescia Verona Vicenza Padova S.p.A., Milano Serravalle, Società Autostrada Ligure Toscana p.A. – Tronco Autocisa, Società Autostrade Valdostane S.p.A., Tangenziale di Napoli S.p.A., Autostrada dei Fiori S.p.A. – A6, Società Italiana Traforo Autostradale del Frejus S.p.A., Società Autostrada Tirrenica p.A.”.
L’elenco delle tratte con nuovi pedaggi
Poi, ancora: “Raccordo Autostradale Valle d’Aosta S.p.A, Concessioni Autostradali Venete S.p.A. A fronte delle concessioni scadute, non ci saranno aumenti anche sull’Autostrada del Brennero S.p.A, Società Autostrada Ligure Toscana p.A. – A12 Tronco Ligure Toscano -, Autovie Venete S.p.A., SATAP S.p.A. – Tronco Torino, Alessandria, Piacenza, Autostrada dei Fiori S.p.A., Società per Azioni Autostrada Torino-Ivrea-Valle D’Aosta. Inalterate infine la BreBeMi, la Pedemontana Lombarda, la Strada dei Parchi Spa, il consorzio per le autostrade siciliane”.
