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Dipendenza da poker: come uscirne

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La dipendenza da poker è una patologia del tutto assimilabile alle altre forme di dipendenza. Riconoscerla e combatterla, dunque, è fondamentale.

Il successo e la diffusione del poker sembrano essere aumentati vertiginosamente. A contribuire notevolmente è stata anche la disponibilità del gioco online su piattaforme specifiche. Nonostante di per sé non sia altro che un innocuo gioco di carte, il poker nasconde insidie. Soprattutto chi ha problemi a gestire il gioco d’azzardo, nel quale è necessario puntare una quantità più o meno elevata di denaro, dovrebbe stare attento. Per questo motivo, la dipendenza da poker è una condizione da non sottovalutare, che va trattata come tutte le altre patologie di questo tipo.

La dipendenza da poker

La ‘dipendenza da gioco’ – sia esso il poker o qualsiasi altro gioco d’azzardo – costituisce un problema tutt’altro che secondario per una società nella quale un’alta percentuale di persone si dice particolarmente sensibile al richiamo delle scommesse. Anche se le statistiche testimoniano che solo il 5% dei giocatori totali che usano i siti di poker soffrono di dipendenza, prendere sottogamba il problema è un rischio. Naturalmente, capire quanto sia veritiera la percentuale non è semplice. Non sono molti, infatti, coloro i quali riescono ad ammettere spontaneamente di soffrire di un disturbo. Il poker, inoltre, sembra essere ancora più ingannevole. Forse perché chi scommette non si rende conto del fatto che il gioco, precisamente come alcool e droghe, espone a rischi non da poco, perseverare nell’errore può essere ancora più facile.

Un giocatore dipendente

Il sintomo di dipendenza più immediato lo si riscontra quando il giocatore tende a sottovalutare la cifra che investe. Quando non si dà più peso alla differenza tra i soldi necessari per i bisogni quotidiani e quelli che riguardano, invece, le attività di gioco, la situazione è ormai conclamata. Significa che la dipendenza ha già raggiunto livelli patologici tali da portare il giocatore, in casi disperati, anche a richiedere dei prestiti. Chi ha sviluppato una dipendenza da poker, in genere, mente a chi gli sta vicino, prende prestiti da persone di dubbia moralità e non si ferma di fronte a nulla pur di avere a disposizione un altro po’ di denaro da puntare.

Come farsi aiutare

Il primo passo verso la guarigione consiste nell’ammettere il problema ed essere disposti ad accettare un aiuto professionale. Ci sono moltissime organizzazioni, anche a livello mondiale che aiutano i malcapitati a comunicare e discutere del loro problema. Spesso, tra l’altro, sono gestite proprio da ex giocatori. Molte di queste mettono a disposizione esperti e strutture in modo completamente gratuito. L’unico requisito fondamentale per entrare è quello di avere la volontà di uscire dal tunnel.

Il poker come divertimento

Ovviamente, nessuno vuole affermare che giocare a poker sia un’esperienza necessariamente pericolosa. La dipendenza dal gioco è una situazione estrema, patologica, che colpisce soggetti a rischio. Chi, invece, riesce ad approcciarsi al poker con il giusto spirito, non dovrà preoccuparsi dei risvolti negativi. Una partita ogni tanto, magari tra amici, può essere semplicemente una valvola di sfogo alternativa.