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Giustizia, scontro Lega-M5S: stallo sul processo penale

Riforma della Giustizia

Intesa su giustizia civile e riforma del CSM, ma totale scontro sul fronte penale. Testo approvato "salvo intese", ma ancora molti restano i nodi da sciogliere.

Tra pause e sospensioni è durato circa otto ore il Consiglio dei Ministri che aveva come ordine del giorno la riforma della giustizia. Trovato l’accordo su processo civile e CSM, ma restano ancora molti nodi da sciogliere sulla giustizia penale.

Lega: “Si allungano i processi”. M5S: “Volete bloccare l’abolizione della prescrizione”

Già prima dell’incontro il Carroccio non sembrava soddisfatto della riforma targata Bonafede. Salvini l’aveva definita “acqua, sostenendo che non dimezzasse i tempi dei processi, non portasse ad una separazione tra politica e magistratura e non intervenisse sul merito. “In più non c’è nulla sulle intercettazioni né sul rispetto dei tempi, che dovrebbe essere garantito da manager inseriti nei tribunali”, aveva detto in una diretta Facebook.

E lo scontro consumatosi inizialmente sui social si è poi ripetuto nel Cdm. Per la Lega è una riforma “di facciata”: non sono state accolte le loro proposte ed ora è difficile modificare un testo che ha un impianto sbagliato. Al contrario il Movimento difende l’operato del Guardasigilli e teme che gli alleati vogliano bloccare l’abolizione della prescrizione.

Durante la riunione, iniziata alle 15 e finita dopo la mezzanotte, si sono consumati accesi dibattiti tra i Ministri Bongiorno e Bonafede. Nonostante la collaborazione di questi mesi ci sarebbe stato un botta e risposta su tutti i punti cruciali della riforma. Il Ministro ha dichiarato di essere stato disponibile a proposte di modifiche, ma dall’altra parte ha ricevuto solo dei “no”.

Alla fine si è raggiunta un’intesa su giustizia civile e riforma del Consiglio Superiore della Magistratura. La riforma sulla giustizia penale ha invece ricevuto il via libera “salvo intese“, approvazione quindi tutt’altro che definitiva. Avrà dunque luogo un nuovo Consiglio dei Ministri, forse il 6 agosto. I grillini sperano nell’approvazione finale, ma per i leghisti rimane “un testo scritto da tecnici e magistrati”.