> > Governo Conte bis, Grillo esorta Di Maio: "Basta punti della Standa"

Governo Conte bis, Grillo esorta Di Maio: "Basta punti della Standa"

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"Di Maio è incapace di cogliere il bello intrinseco nel poter cambiare le cose, sono stupefatto", spiega Beppe Grillo.

Aveva dichiarato di volerli lasciare “nella loro Babele”, mettendo da parte i vaff******, ma Beppe Grillo non può fare a meno di intervenire per commentare la difficile nascita del governo Conte bis. Dalle pagine del Fatto Quotidiano, il comico genovese incalza Luigi Di Maio, stupendosi della sua “incapacità di cogliere il bello intrinseco nel poter cambiare le cose. È bello cambiare le cose”, ma non con un programma in 20 punti come quello presentato dal leader del Movimento: “Basta con i punti che raddoppiano come alla Standa“.

Grillo e il governo Conte bis

Riprendendo quanto dichiarato nel video pubblicato il 31 agosto, Grillo accusa di “depressione, incapacità di cogliere con ironia quello che ti capita e brama di potere” chi dovrebbe dare vita al governo Conte bis. In precedenza si era rivolto anche alla base del Pd, sottolineando che “questo è il vostro momento. Abbiamo un’occasione unica, Dio mio, unica. E allora cerchiamo di ricompattare i pensieri, di sognare un attimo a dieci anni con la visione. Abbiamo un’offerta di tecnologia immensa, dobbiamo decidere che tipo di società vogliamo”.

A proposito del premier incaricato, continua: “Ma perché Conte è stanco? È l’unico che ha una casa dove andare, che possiede un filo conduttore interiore. Una persona eccezionale perché capace di rimanere normale. Non sono in tantissimi”. Ben peggiore l’opinione dei media, che “non resistono e riecheggiano l’urlo dell’Elevato. Non resterà altro da fare che inseguirlo. Esercitare la leadership facendosi inseguire, anche ridendo”.

Franceschini: “Grillo convincente”

Le parole del co-fondatore del Movimento sono state accolte con favore dal dem Dario Franceschini. “Per una volta, Beppe Grillo è stato convincente“, si legge in un tweet. “Una sfida così importante per il futuro di tutti non si blocca per un problema di posti. Serve generosità. Per riuscire ad andare avanti, allora, cominciamo a eliminare entrambi i posti da vicepremier”.