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Il M5s festeggia 10 anni, Grillo: "Alleanza con Pd? Step evolutivo"

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"Se riusciamo a superare le trappole anti-istrione iniziamo a intravedere qualcosa di nuovo. Sono così entusiasta che abbraccerei persino Mentana".

“Buon compleanno Movimento!” scrive Beppe Grillo sulla sua pagina Facebook nel giorno in cui il M5s festeggia i suoi primi 10 anni. Il fondatore di quello che è oggi la forza politica di maggioranza all’interno del governo ha dedicato alla ricorrenza un post sul suo blog, guardando al passato ma soprattutto al futuro: “Se riusciamo a superare le trappole anti-istrione iniziamo a intravedere qualcosa di davvero nuovo. Siamo riusciti ad allearci con il Pd, è uno step evolutivo. Vedo tanti occhi aperti alla nuova realtà ed alle nuove sfide, sono così entusiasta che abbraccerei persino Mentana“.

I 10 anni del M5s

A 10 anni dalla sua nascita, il M5s “si è stampato nella realtà. Il Paese inizia a mettersi al passo con fenomeni globali che lo riguardano inevitabilmente. Non mi interessa l’imprimatur sulle cose, non mi dondolo in qualche previsione azzeccata (anche perché erano per la maggior parte abbastanza drammatiche) e, vi prego, abbandoniamo il tifoso che c’è in noi ed abbracciamo il cittadino”, scrive Grillo. Lo scenario in cui il Movimento si inserisce è fatto di Cina, Russia, Usa e Brexit. Sfide che “sono lontane e vicine contemporaneamente. Noi esseri umani siamo giunti ad un punto dell’evoluzione che non ha nulla a che fare con una branchia in più oppure una in meno. Aggiungiamo e togliamo comportamenti e tecnologie, non arti o altre parti del corpo. Il mondo, purtroppo, sembra diviso in chi è a caccia di ‘razze inferiori’ e chi di menti più sbrigliate: sono felice che il Movimento sia fra i secondi e che i buzzurri si siano bene delimitati”.

Grillo passa poi a commentare il suo recente atteggiamento nei confronti della politica (“Mi sono liberato completamente delle letture in chiave strategico/politica anche dei colpi di tosse”) e la nascita del governo giallorosso: “Se siamo riusciti ad allearci con il Pd (e loro con noi) possiamo vederla in due modi: necessità di poltrone oppure uno step evolutivo della politica. Le mummie ci chiamano democristiani? Opinione di mummia resta. Una cosa sola sembra vera: il Paese è spaccato in due, oppure si è spaccato le due palle? È spaccato in due se è un paese di tifosi, sennò è pieno di gente stanca ed avvilita”.