> > Coronavirus, Boccia: "In fase due anziani a casa e studenti al lavoro"

Coronavirus, Boccia: "In fase due anziani a casa e studenti al lavoro"

Coronavirus, la fase due secondo Boccia

Il ministro Francesco Boccia parla di maggiore attenzione ad anziani e studenti, durante la fase due della pandemia Coronavirus.

Il ministro degli Affari Regionali, Francesco Boccia, si esprime sulla fase due dell’emergenza Coronavirus prevista per il 4 maggio 2020. Non ci sono ancora notizie certe circa la partenza del nuovo protocollo, il Governo ha semplicemente dichiarato i “lavori in corso”.

Boccia: la proposta in fase due

Mentre si avanzano le ipotesi più disparate, Boccia propone focus su anziani e studenti con l’avvento della fase due. I primi dovranno rimanere a casa e osservare puntigliosamente le regole anti contagio: “Dovranno essere ancora più protetti per impedire che ci sia una seconda ondata di Coronavirus”, ha dichiarato.

Per quanto riguarda gli studenti e i maturandi, invece, la proposta del ministro si fa ben più articolata. Assieme alla Protezione Civile è prevista una chiamata a prestare servizi essenziali per le città italiane, come per esempio quelli di consegna della spesa ad anziani e disabili, ma sempre su base volontaria.

Linee guida per tutti sul Coronavirus

“La scuola sta continuando. Straordinari gli insegnanti, i ragazzi e le famiglie, catapultati in una tragedia biblica. I genitori che non possono accudire i figli saranno oggetto dei prossimi confronti con le Regioni“, ha dichiarato Boccia, ricordando inoltre che senza gli interventi del Governo in merito alla chiusura degli istituti, in Italia ci sarebbero stati 40mila morti in più.

Infine, il ministro ha specificato che le future linee guida per la fase due saranno valide per tutti, con margine di modifica. “Se qualche Regione, nell’ambito della sua discrezionalità sul territorio, vorrà imporre criteri più restrittivi, ad esempio l’istituzione di una zona rossa per stroncare un nuovo focolaio, potrà farlo”, ha detto.