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Giustizia: si dimette Baldi, il capo di gabinetto di Bonafede

dimette capo di gabinetto Bonafede

Nuove ombre sul ministero della Giustizia, si dimette il capo di gabinetto di Bonafede Fulvio Baldi.

Fulvio Baldi, il capo di Gabinetto del ministero della Giustizia, si è dimesso per motivi personali, dopo un colloquio col Guardasigilli Alfonso Bonafede avvenuto ieri sera, 14 maggio. Ad influire sulla decisione di Baldi, toga di Unicost, sarebbero state le conversazioni intercettate nell’ambito dell’inchiesta di Perugia, riportate ieri da Il Fatto Quotidiano, tra il pm (ora sospeso) Luca Palamara e l’ex capo di gabinetto del ministero, estraneo all’indagine. La reggenza è stata affidata al capo dell’ufficio legislativo, Mauro Vitiello.

Si dimette il capo di gabinetto di Bonafede

Nelle numerose telefonate di Baldi, che verranno depositate negli atti in vista dell’udienza preliminare nell’inchiesta di Perugia per corruzione a carico di Palamara, l’ormai ex capo di Gabinetto parlava di raccomandazioni in favore di una pm e di una giudice che volevano andare a lavorare al Ministero di via Arenula. Baldi, chiamato spesso Fulvietto da Palamara, diceva al suo interlocutore frasi del tipo: “Te la porto qua stai tranquillo, perché è una considerazione che ho per te, un affetto che ho per te e lo meriti tutto. Se no che ca**o li piazziamo a fare i nostri?”. Le conversazioni non sono penalmente rilevanti, ma hanno messo Baldi in un’imbarazzante posizione politica. L’unica via era dunque quella delle dimissioni.

Nuove ombre sul ministero di Giustizia

Continuano dunque ad aggirarsi ombre sul ministero della Giustizia dopo il caso del pm antimafia Di Matteo che accusa Bonafede di essere assoggettato al potere dei gruppi mafiosi, e la questione legata alla scarcerazione di alcuni boss per far fronte all’emergenza coronavirus nelle carceri. Mercoledì prossimo in Senato si voterà la mozione di sfiducia proposta dal centrodestra nei confronti di Bonafede.