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Vaccino, Speranza: "Sarà gratuito e prima i soggetti a rischio"

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"Il vaccino sarà gratuito per tutti e daremo la precedenza ai soggetti a rischio", così il ministro Speranza.

Il ministro della Salute, Roberto Speranza, ha rilasciato un’intervista al Corriere della Sera nella quale ha parlato di una possibile nuova ondata di contagi in autunno, con il ritorno al freddo, e dell’avanzamento della ricerca del vaccino. Su questo tema il ministro Speranza sembra avere le idee molto chiare sul fatto che sarà gratuito.

Speranza: “Vaccino? Sarà gratuito”

“I dati sono incoraggianti, la direzione è giusta – ha detto Speranza che poi ha aggiunto – Finché però il vaccino non sarà disponibile il rischio che il virus riparta va sempre considerato. Non finirò mai di raccomandare massima cautela”. Il ministro è poi tornato sugli scorsi mesi, inaspettati quanto difficili in cui lui, così come tutto l’esecutivo, è stato costretto a prendere delle decisioni molto difficili: “Non so sinceramente se rifarei tutto. Ci sarà modo di ragionare su tutto e lo farò con la massima serietà. Quel che è certo è che ho sempre agito avendo a cuore la salute e la vita delle persone”.

Poi Speranza ha parlato del tanto atteso vaccino: “Lo paga lo Stato e verrà distribuito gratis a cominciare dalle classi più a rischio”. Poi un punto sullo stato di avanzamento della ricerca per la cura portata avanti dall’Università di Oxford e da un’azienda italiana di Pomezia: “Stiamo parlando del vaccino più avanti di tutti – spiega – la cui sperimentazione sull’uomo è partita ad aprile. Un pezzo significativo del processo produttivo si realizzerà da noi, grazie a due importanti realtà di Pomezia e Anagni”.

Ricciardi: “Vaccino? Prime dosi a fine 2020”

Stando poi a quanto riferito da Walter Ricciardi, consulente del ministro della Salute, Roberto Speranza, e dell’Oms, a La Repubblica: “I primi a ricevere il vaccino saranno i lavoratori della sanità e poi le persone a rischio per età o perché colpite da certe patologie e le forze dell’ordine”. Inoltre, secondo l’eccellenza italiana, il processo di ricerca prosegue nel modo giusto e, “anche se in questo momento nessuno può dire al 100 per cento che arriveranno in fondo, se lo faranno potremo avere le prime dosi alla fine di quest’anno. Andranno organizzati i servizi sanitari, centri vaccinali e medici di famiglia, per coprire più rapidamente possibile la popolazione”. Poi Ricciardi ha parlato di un altro grande tema di discussione e studio, ovvero il possibile ritorno in autunno del Covid-19: “Bisogna evitarla e non credo arrivi. Magari avremo tante piccole ondine. Basta guardare ai focolai di questi giorni, come quello di Roma, per capire cosa intendo. Se la gente continuerà a comportarsi bene, se i sistemi sanitari controlleranno e faranno tamponi, eviteremo che le ondine diventino ondate”.