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Nuovo Dpcm e Decreto Natale: che differenza c'è tra i provvedimenti?

Coronavirus dpcm fotocopia dicembre

Che differenza c'è tra il nuovo dpcm che il governo si appresta a varare e il Decreto Natale approvato dal Consiglio dei Ministri?

Mentre si appresta a ultimare e firmare il nuovo Dpcm in vigore dal 4 dicembre al 10 gennaio, il governo ha approvato il cosiddetto Decreto Natale: che differenza c’è tra le due disposizioni?

Decreto Natale: cosa prevede

Il Decreto legge di Natale, già pubblicato in Gazzetta Ufficiale, è un provvedimento che serve per allungare la durata di validità delle misure anti coronavirus. Se infatti la legge n. 35 del 22 maggio 2020 stabiliva in trenta giorni la durata massima delle norme, ora l’estensione è stata estesa a cinquanta giorni.

Il medesimo decreto ha inoltre l’obiettivo di disegnare la cornice delle misure da adottare nelle festività natalizie con particolare riguardo alle limitazioni agli spostamenti. Il testo prevede infatti il divieto di spostarsi tra le regioni, anche gialle, nel periodo compreso tra 21 dicembre e 6 gennaio nonché quello di uscire dal proprio Comune nelle giornate del 24 e 25 dicembre e del 1 gennaio.

Dpcm 4 dicembre: cosa prevede

Altra cosa invece è il Dpcm su cui l’esecutivo sta ancora discutendo. In questo caso si tratta del consueto Decreto del Presidente del Consiglio che stabilisce tutte le misure anti coronavirus sul territorio nazionale. Qui sono contenute tutte le disposizioni in materia di coprifuoco, viaggi, scuole, negozi, attività commerciali, chiusure e restrizioni. Tra le novità principali rispetto al precedente vi saranno la raccomandazione a non invitare più di 10 persone ai pranzi natalizi, la chiusura degli impianti sciistici, l’apertura dei negozi fino alle 21 e l’obbligo di quarantena per chiunque torni dall’estero. La firma è prevista per mercoledì 3 dicembre 2020.