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Prof taglia i capelli a studentessa iraniana: "Non ti sembra giusto sostenere la lotta delle donne?"

Proteste Masha Amini

In una scuola romana un professore ha tagliato i capelli ad una studentessa iraniana dicendole che avrebbe dovuto sostenere la lotta delle donne.

Un professore ha tagliato i capelli ad una studentessa iraniana dicendole che avrebbe dovuto sostenere la lotta delle donne nel suo Paese. Il fatto è avvenuto in una scuola di Roma. 

Prof taglia i capelli a studentessa iraniana: “Non ti sembra giusto sostenere la lotta delle donne?”

Un professore di una scuola romana ha raccontato agli studenti la storia di Masha Amini e delle proteste delle donne iraniane, poi ha tagliato i capelli ad una studentessa. Masha Amini era una ragazza di 22 anni che è stata arrestata il 13 settembre e uccisa dalla polizia iraniana perché non aveva indossato in modo corretto il velo, da cui fuoriusciva una ciocca di capelli. Moltissime donne, per protesta, hanno bruciato i loro veli e si sono tagliate i capelli in piazza. Il professore si è avvicinato alla studentessa iraniana, ha preso le forbici e le ha tagliato una ciocca di capelli. “Proprio tu, che hai origini iraniane, dimmi, non ti sembrerebbe giusto sostenere la lotta delle donne nel tuo Paese?” le ha detto. 

Il dirigente scolastico ha avviato un procedimento disciplinare sul docente

Il docente ha ricevuto un procedimento disciplinare da parte del dirigente scolastico. “È gravissimo quanto accaduto. Pensavamo che gli abusi di potere da parte dei docenti appartenessero a un’altra epoca. Oggi gli studenti hanno diritti e dignità riconosciuti da leggi e statuti. Non possiamo tollerare che si usi violenza su una studentessa e si rimanga impuniti. Speriamo che gli uffici competenti si attivino al più presto per fare luce su quanto accaduto e che partano delle procedure adeguate” è il commento della Rete degli studenti. “È fondamentale diffondere consapevolezza nelle giovani generazioni sulle questioni internazionali, ma altrettanto importante è rispettare l’autonomia dei ragazzi e delle ragazze. Rifiutiamo ogni strumentalizzazione di minori, nel pieno rispetto della loro integrità fisica e della libertà di azione. Che le giovani ragazze siano indipendenti e libere di conoscere e appoggiare la battaglia delle sorelle iraniane senza forzature o umiliazioni inaccettabili” ha commentato Eleonora Mattia, consigliera regionale e presidente della commissione Pari opportunità.