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Consorzio del Prosciutto di San Daniele a tutela di un’eccellenza da 60 anni

prosciutto san daniele

Il 2021 è un anno davvero speciale per questa DOP fiore all’occhiello del Friuli-Venezia Giulia, che festeggia 60 anni sulle nostre tavole

Il Consorzio del Prosciutto di San Daniele compie 60 anni e festeggia l’importante traguardo facendo il punto sui progetti realizzati e pensando alle nuove sfide del futuro, tenendo sempre al centro concetti chiave, come innovazione e sostenibilità. Il 2021 è un anno davvero speciale per questa DOP fiore all’occhiello del Friuli-Venezia Giulia, poiché ricorre l’anniversario della nascita – avvenuta nel 1961 ad opera di produttori, imprenditori e cittadini di San Daniele del Friuli – dell’ente deputato alla tutela del marchio Prosciutto di San Daniele e alla sua promozione.

In occasione delle celebrazioni, in un evento cui ha preso parte anche il Ministro dell’agricoltura Stefano Patuanelli, il Consorzio ha rilanciato gli obiettivi per il futuro concentrandosi sul tema della sostenibilità per commisurare il sistema economico e sociale con maggiore attenzione all’ambiente e all’etica. “Per tutelare i prodotti ad indicazione geografica è necessario combattere queste battaglie facendo luce sulla qualità delle filiere produttive – ha sottolineato Patuanelli – Il percorso del Consorzio del Prosciutto di San Daniele è esemplificativo rispetto ad altri prodotti: dalla tracciabilità della filiera con la tecnologia, ai controlli sui produttori e sulla qualità del prodotto e sino alla tutela responsabile delle acque e dell’ambiente. È importante utilizzare queste evoluzioni per combattere le fake news”. Ha poi aggiunto il Ministro: “Il problema del Nutri-Score è il tentativo di omologare e confondere le esigenze salutistiche con i prodotti alimentari, omettendo il sano equilibrio e il modo con cui consumiamo tutti i cibi. È importante tutelare e promuovere le eccellenze agroalimentari che si basano su distintività, eccellenza, cultura e sono vivo collegamento con i territori e le tradizioni, cuore pulsante dei prodotti DOP e IGP”.

I progetti del Consorzio e lo sguardo rivolto al futuro

Dal 1961 fino ad oggi, il Consorzio del Prosciutto di San Daniele ha continuato a portare avanti il perfetto mix tra innovazione e tradizione. Proteggendo e tutelando l’ars technica dei mastri prosciuttai, un sapere che si tramanda gelosamente da secoli e tra le varie generazioni, senza mai dimenticare l’importanza di aggiornare le regole della produzione. Sono stati inseriti infatti importanti elementi per quanto riguarda la tracciabilità del prodotto, la salvaguardia ambientale e la tutela degli animali. Sempre attento a seguire l’evoluzione dell’imprenditoria in Italia, il Consorzio del Prosciutto di San Daniele si è sempre adoperato all’interno dello schema dei prodotti ad indicazione geografica con un’evoluzione continua verso il Prosciutto di San Daniele 4.0: un sistema economico e sociale con maggiore attenzione all’ambiente e all’etica.

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Per rispondere al cambiamento e per intercettare nuovi bisogni e sfide del mercato, il Consorzio ha realizzato numerose iniziative per l’innovazione nella filiera. Oltre all’utilizzo di un impianto consortile di pretrattamento delle acque reflue dei prosciuttifici, per migliorarne le caratteristiche prima della fase di smaltimento, si è anche effettuata la raccolta con successivo trattamento del sale esausto derivante dalla produzione e riutilizzo nell’industria conciaria o come antighiaccio stradale. Altri interventi in ottica green e sostenibile sono stati poi la modifica al rigoroso Disciplinare di produzione della DOP con l’obiettivo di migliorare gli aspetti determinanti nella produzione a garanzia della tutela del marchio e del consumatore (ponendo anche l’accento sul territorio e sul distretto produttivo di San Daniele) e l’introduzione di un sistema di tracciamento digitale su ogni vaschetta di prosciutto pre-affettato attraverso un qr code per reperire le principali informazioni sul prodotto e verificare al tempo stesso la conformità della confezione.

“Nel futuro andrà trovato un giusto equilibrio tra la necessità di produrre e l’etica verso l’ambiente ed il benessere animale, generando così un miglioramento a cascata degli stili di vita”, ha detto Mario Emilio Cichetti, Direttore del Consorzio. “Nel 2022 vedranno luce nuove importanti iniziative, prevalentemente di natura economico ambientale, tra cui il potenziamento degli impianti per il recupero e riutilizzo del sale, la valorizzazione della qualità del prodotto, il basso impatto ambientale e il rispetto della filiera. La tutela del territorio si conferma un elemento cruciale perché per continuare a produrre un prodotto di qualità occorre che il luogo di lavorazione sia di qualità”.

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