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Reddito di cittadinanza, INPS comunica la sospensione con un sms: le proteste

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La sospensione riguarda 169.000 famiglie italiane residenti soprattutto in Campania: l'INPS lo ha comunicato attraverso un sms.

Nella giornata di venerdì 28 luglio, migliaia di famiglie italiane, 169.000 per l’esattezza, hanno ricevuto attraverso un sms la sospensione del Reddito di cittadinanza. Il provvedimento riguarda i nuclei familiari che non hanno al loro interno minori, disabili o ancora over 65. A seguito di ciò sono state molte le proteste, soprattutto in Campania dove si contano 37.000 sospensioni.

Reddito di cittadinanza, Inps comunica la sospensione con un sms

Stando a quanto si apprende, le famiglie interessate dalla sospensione hanno ricevuto il pagamento dell’ultimo assegno lo scorso 27 luglio. Questo il comunicato dell’INPS trasmesso alle famiglie via sms: “Domanda di reddito di cittadinanza sospesa come previsto dall’articolo 48 del decreto legge 20/23 in attesa eventuale presa in carico dei Servizi sociali”.

Sono state diverse le proteste: nel comune campano di Calvizzano, diverse persone si sono rivolte agli uffici preposti. A Napoli – si legge da Sky Tg24 – due persone hanno protestato all’ingresso della sede Inps in via De Gasperi con gli addetti alla sorveglianza.

Conte: “Un sms per dire alle famiglie ‘arrangiatevi'”

Nel frattempo l’ex premier e capo politico del Movimento 5 Stelle, Conte, attraverso un lungo post, ha commentato così la vicenda:

“Un sms per dire a 169mila famiglie “arrangiatevi”. Quello che arriva oggi dall’Inps, grazie alle scelte del Governo Meloni su Reddito e Pensione di cittadinanza, è un messaggio chiaro: lo Stato ha deciso di sospendere il sostegno. Poco importa se queste persone stiano attraversando un momento di difficoltà dovuto alla mancanza di lavoro, o se quei soldi servivano loro per integrare uno stipendio da fame. Dal 1° agosto zero.

Poche ore fa, però, il Governo ha mandato un altro messaggio, dai toni assai diversi.

Lo ha mandato, con un decreto, alle multinazionali e alle grandi società energetiche che hanno accumulato enormi extraprofitti grazie all’aumento dei costi dell’energia e delle bollette che pagano famiglie e imprese. Il messaggio dice più o meno così: lo Stato ha deciso di concedervi la possibilità di pagare la tassa sugli extraprofitti con un comodo ritardo di 5 mesi, senza sanzioni e interessi.

Non arriverà invece alcun messaggino agli ex senatori per tagliare i vitalizi, che anzi sono stati ripristinati qualche settimana fa.

Messaggi diversi ma con una sola certezza. Per il Governo il mondo gira alla rovescia”.