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Report Polizia Postale: aumentano del 60% le truffe informatiche

truffe digitali

Dall'ultimo report della polizia postale scopriamo che lo scorso anno anno le truffe informatiche sono cresciute del 60%.

Nell’ultimo anno le truffe informatiche sono cresciute ad un ritmo allarmante sfiorando un aumento pari al 60%. È quanto emerge dall’ultimo report della Polizia Postale elaborato dal Cnaipic, il Centro Nazionale Anticrimine Informatico per la Protezione delle Infrastrutture Critiche: in aumento gli attacchi informatici alle principali infrastrutture nazionali, il financial cybercrimine e le minacce eversivo-terroristiche.

In questo scenario diventa quindi fondamentale proteggersi dalle intrusioni degli hacker e non farsi trovare impreparati di fronte ai rischi connessi all’utilizzo delle tecnologie digitali. In merito si sono espressi anche i principali provider di servizi digitali, che hanno messo in campo misure volte a prevenire e mitigare i rischi derivanti dal furto dell’identità digitale. Sono un esempio le misure adottate da InfoCert, il più grande provider in Europa, che evidenzia il continuo cambiamento delle minacce online, ogni giorno sempre più sofisticate. Secondo l’azienda, tra i fenomeni maggiormente in crescita negli ultimi tempi occorre segnalare il furto dell’identità digitale, una truffa informatica dalla quale è necessario tutelarsi sia adottando modalità di navigazione attente e capaci di individuare possibili fattori di rischio sia attraverso l’utilizzo di strumenti che permettano di proteggere i dati online e di attenuare i danni causati dalle minacce del web.

L’ampia diffusione dello SPID ha attirato l’interesse dei criminali informatici, che utilizzano l’ingegneria sociale e la buona fede degli utenti meno preparati per entrare in possesso delle loro credenziali. Queste vengono utilizzate, ad esempio, per accedere illegalmente i servizi erogati dalle PA e per cambiare l’IBAN associato alla riscossione delle prestazioni sociali, come la pensione e i bonus statali.

Le principali truffe informatiche

L’analisi del Centro Nazionale fa emergere uno scenario preoccupante: sono stati elaborati 4542 casi e indagati 1463 soggetti, di cui 149 sono stati arrestati per abusi commessi utilizzando internet a danno dei minori. Complessivamente si registra un aumento dell’8% di persone tratte in arresto rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Il report evidenzia la necessità per i cittadini e per le aziende di dotarsi di strumenti che permettano di prevenire le minacce online e di tutelarsi dai danni economici derivanti dal furto dell’identità digitale.

Si segnala inoltre un considerevole aumento degli illeciti connessi all’utilizzo delle piattaforme di trading online: sempre più portali offrono infatti programmi di investimento fittizi che hanno l’unico scopo di derubare i propri iscritti. A ciò si aggiungono gli attacchi alle infrastrutture critiche del Paese: secondo il report sono in atto delle campagne massive a livello internazionale che sfruttano le ultime tecniche di phishing e i più recenti malware per violare i sistemi informativi di enti pubblici e aziende. In merito ai fenomeni di financial cybercrime si registrano oltre 150 frodi ai danni di piccole e grandi aziende italiane, che hanno generato oltre 20 milioni di profitti illeciti: le attività della Polizia Postale hanno permesso solo un parziale recupero dei capitali, pari a 4 milioni di euro.

I dati sulle truffe online sono una diretta conseguenza dell’attuale scenario geopolitico: è quanto emerge dalle dichiarazioni del Clusit, l’Associazione Italiana per la Sicurezza Informatica, che conferma l’innalzamento del livello di attenzione in seguito alle recenti tensioni internazionali.