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Riaperture, Galli: "Assembramenti senza mascherina al bar, così il virus corre"

Galli riaperture

Massimo Galli invita gli italiani alla responsabilità e commenta le riaperture: "Vedo assembramenti fuori dai bar. Più si circola, più il virus si diffonde"

La maggior parte dell’Italia è in zona gialla, e mentre bar e ristoranti tornano ad affollarsi, gli esperti chiedono reponsabilità, per evitare di dover di nuovo ricorrere a chiusure causate dall’impennata di contagi.

Riaperture, Galli: “Vedo assembramenti fuori dai bar”

Zona gialla non significa “libera tutti”. La frase, che è stata ripetuta come un mantra dagli esperti del mondo scientifico, in alcuni casi non è stata ascoltata. Dopo il passaggio al colore giallo di gran parte d’Italia, gli esperti cercano di limitare l’euforia da riapertura. Con bar e ristoranti presi d’assalto, sono diverse le immagini di assembramenti davanti ai locali da nord a sud che hanno fatto preoccupare gli esperti. Il professor Massimo Galli, responsabile di malattie infettive dell’ospedale Sacco di Milano, ha voluto fare luce sui rischi che comportano le nuove regole da zona gialla. “Nei bar, bisognerebbe prendere il caffè e portarselo fuori. Ma se vediamo gli assembramenti fuori dai bar in qualsiasi momento nelle nostre città, con persone che bevono senza mascherina, sono situazioni che vanificano il discorso che non ci sia rischi all’aperto” ha commentato il professor Galli a Mattino 5.

Riaperture, Galli: “Serve responsabilità”

Per il reponsabile del reparto di malattie infettive dell’ospedale Sacco è una questione di responsabilità. “Se le persone si parlano addosso, il virus può tranquillamente diffondersi e queste varianti sono in grado di diffondersi più delle altre -spiega Galli-. Le indicazioni sanno molto di ‘liberi tutti’ e di ‘arrangiatevi’, mi auguro che la popolazione sappia comportarsi in maniera responsabile” continua. “Si può cenare all’aperto, ma se ci si ferma a chiacchierare al tavolo non è detto che le misure siano sufficienti per evitare che le nuove varianti causino l’infezione”. Insomma, ci vuole prudenza, anche e soprattutto in questo momento che Galli chiama “festival delle riaperture“.

Riaperture, Galli: “Più si circola, più si diffone il virus”

Il professor Galli ha commentato anche l’ampio dibattito sul coprifuoco alle 22: “Il messaggio è che più si circola e più il virus si diffonde con le nostre gambe. Con un gap di vaccinazioni che abbiamo rispetto alla Gran Bretagna e che difficilmente colmeremo in 60 giorni, più facilmente in 100 giorni, c’è poco da scherzare. Credo che il coprifuoco abbia una moderata rilevanza se gli italiani, in particolare quelli non vaccinati, non comprendono che girare troppo non è conveniente -commenta Galli-. I giovani dovrebbero comprendere che portare l’infezione a casa è possibile ed è pericoloso“.