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Sara di Pietrantonio: la chat con minacce di morte dell'ex Vincenzo Paduano

Sara di Pietrantonio: la chat con minacce di morte dell'ex Vincenzo Paduano

Caso di Pietrantonio. Emerge dal web il messaggio di lui: "quando il marcio è radicato ci vuole una rivoluzione". I giudici aprono alla premeditazione Nella notte del 29 maggio 2016, Sara Di Pietrantonio, studentessa romana, viene strangolata e poi bruciata lungo una strada nei dintorni della capi...

Caso di Pietrantonio. Emerge dal web il messaggio di lui: “quando il marcio è radicato ci vuole una rivoluzione”. I giudici aprono alla premeditazione

Nella notte del 29 maggio 2016, Sara Di Pietrantonio, studentessa romana, viene strangolata e poi bruciata lungo una strada nei dintorni della capitale. Gli inquirenti, da subito, ritengono come maggiore indiziato l’ex fidanzato, reo confesso, Vincenzo Paduano.

Alla vigilia dell’udienza preliminare, giunge una notizia che potrebbe portare ad una svolta nel processo. Dal web emerge un post del Paduano, postato dall’indiziato alle ore 02:27 del 29 maggio: “Quando il marcio è radicato nel profondo ci vuole una rivoluzione, tabula rasa. Diluvio universale”.

Tenendo da parte la reazione emotiva che tale messaggio suscita, se considerato all’interno del contesto di una relazione amorevolmente malata, questo post risulta fondamentale per il prosieguo delle indagini e del processo. I pm sarebbero infatti adesso in grado di tenere in considerazione la premeditazione dell’atto. Secondo il codice penale italiano, questa opzione farebbe emergere all’orizzonte l’ipotesi dell’ergastolo. Nelle parole dell’accusa e degli avvocati della famiglia Di Pietrantonio, sarebbe appunto questa l’unica possibile giustizia per Sara.

La storia della giovane studentessa è una delle tante che negli ultimi anni riempiono, ormai quasi quotidianamente, le pagine dei quotidiani. Una storia che inizia ben prima della sua tragica conclusione, con una relazione che Sara vorrebbe chiusa, ma che Vincenzo non vuole rassegnarsi a considerare come tale. Da allora iniziano una serie di pressioni, di messaggi, di chiamate, tutte volte a far sì che la giovane torni sui propri passi. Ed è quello che Sara fa per un certo periodo, accettando di incontrare Vincenzo perché possa chiarire la situazione.

La conclusione della vicenda è però ben più tragica. La notte del 29 maggio infatti, Vincenzo aspetta Sara lungo la strada che dovrà fare per tornare a casa partendo da quella del suo nuovo fidanzato. Su quella strada, dopo averla speronata con l’auto, Sara verrà uccisa.

Vincenzo confesserà l’omicidio. Lo scenario però oggi si modifica a causa dell’emergere della chat con minacce di morte rivolte a Sara. Alla vigilia dell’udienza preliminare, l’accusa è in grado di chiedere che venga tenuta in considerazione la premeditazione dell’atto.