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Sette omicidi in una fattoria: l'assassino è tra le vittime?

famiglia miles

Il colpevole potrebbe essere Peter Miles, parente delle vittime, suicidatosi dopo aver ucciso la moglie, la figlia e i nipoti.

Tre armi da fuoco sono state trovate all’interno della fattoria di Osmington, nell’Australia sud occidentale, dove sette cadaveri sono stati rinvenuti all’alba di venerdì 11 maggio. Appartengono a Peter Miles, 61 anni; le forze dell’ordine australiane stanno concentrando le indagini sull’uomo, morto insieme alla moglie Cynda, alla figlia Katrina e ai quattro nipoti.

I primi riscontri

Secondo il quotidiano The Australian, fonti ufficiose confermano che l’uomo è sospettato di aver sparato alla moglie di 58 anni e alla figlia di 38. Katrina aveva quattro bambini: Taye, Rylan, Arye e Kadyn Cockman, di età compresa tra gli 8 e i 13 anni. I ragazzini sono stati uccisi. Sono le 5.15 (ora locale) dell’undici maggio quando la polizia ha ricevuto una telefonata anonima, forse da parte di un uomo; dopo la segnalazione, una pattuglia di agenti si è recata nella comunità rurale vicino alla località turistica di Margaret River, trovando due cadaveri fuori dalla fattoria e cinque all’interno della casa. Se nelle prime ore i dettagli emersi sono stati ovviamente pochi, a un giorno dal “peggior omicidio di massa avvenuto nel nostro paese dal 1995″ le indagini iniziano a prendere una direzione ben precisa. Le armi con cui la famiglia è stata trucidata appartengono a Peter Miles; probabilmente è stato l’uomo a contattare la polizia dove aver ucciso i propri familiari. L’uomo verosimilmente si è suicidato; il suo corpo esanime è stato trovato accanto al cadavere di Cynda Miles. Le forze dell’ordine australiane hanno tenuto una breve conferenza stampa nella mattinata di sabato 12 maggio; il commissario Chris Dawson non ha confermato che la chiamata è stata fatta dal 61enne Miles, ma dichiara che non ci sono altri sospettati per il crimine. L’ex marito di Katrina e padre dei tre bambini uccisi, Aaron Cockman ha appreso la notizia ed è “(…) devastato dal dolore”. Cockman non è indagato, nonostante la 38enne avesse scritto sulla sua pagina Facebook di essere “perseguitata” dall’uomo.

Un paese sotto shock

Dawson inoltre non chiarisce se l’omicidio- suicidio sia stato compiuto per ragioni di tipo economico o per raptus di follia. Le verifiche sul movente sono ancora in corso e, assicura il Commissario, “sarà un’indagine dettagliata”. La piccola comunità di Osmintong, formata da 135 persone, è sconvolta; l’area è circondata da fattorie e vigneti e molti dei suoi abitanti sono bambini. Pamela Townshend, presidente della Contea, ha descritto alla stampa lo stile di vita delle famiglie che vivono nel paese a 250 chilometri a sud di Perth: “Le persone si scambiano i propri prodotti, preparano i pranzi l’uno per l’altro, prestano attenzione ai vicini e si aiutano nel caso ci sia un malato; è una comunità molto legata“. I coniugi Miles avevano acquistato il podere e la casa proprio per dare uno stile di vita ‘sostenibile’ ai nipoti e alla figlia, una volta che la giovane donna si era separata nel 2014.