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Secondo Guido Silvestri, professore dell’Emory University di Atlanta, la pandemia di coronavirus sta volgendo verso la fine e ci si avvia verso una stagione estiva abbastanza normale. Il rischio contagio tra le persone, ha spiegato si abbasserà grazie ai vaccini e alla bella stagione.
Silvestri: “Pandemia verso la fine”
Intervistato dal Fatto Quotidiano, l’esperto si è detto fiducioso sull’evoluzione del quadro epidemiologico. La chiave, ha affermato, sarà la percentuale di vaccinati che raggiungeremo a settembre. Intanto possiamo accingerci a vivere un’estate abbastanza normale grazie all’accelerazione della campagna vaccinale e al vantaggio della bella stagione che rende meno efficiente il contagio del virus tra i cittadini.
Silvestri, pandemia verso la fine: “Chiave sarà percentuale vaccinati”
Quanto al prossimo autunno, Silvestri ha ricordato che la scorsa stagione autunnale e invernale “è stata brutta perché ci siamo un po’ scordati la stagionalità classica dei virus respiratori e non è stata usata a dovere la tregua di una estate praticamente senza-Covid per aumentare le capacità di tracciamento dei contagi e rafforzare la preparazione ospedaliera”. Nell’autunno 2021, ha continuato, ci sarà il grande vantaggio di avere milioni di vaccinati e quindi le cose potrebbero andare molto meglio: la chiave sarà il numero di persone immunizzate nel periodo tra adesso e fine settembre.
Silvestri, pandemia verso la fine: a breve zone bianche
I dati del Ministero della Salute e dell’ISS mostrano un miglioramento della situazione epidemiologica e una costante discesa della curva. Numeri che potrebbero portare l’Italia ad essere a prevalenza bianca nel mese di giugno tanto che è possibile stilare un calendario con l’entrata nella fascia meno restrittiva di ciascuna regione. A partire dall’1 giugno potrebbero entrarvi
Friuli Venezia Giulia, Molise e Sardegna. Dal 7 giugno toccherebbe invece ad Abruzzo, Veneto e Liguria: la certezza arriverà dal monitoraggio del 4 giugno e dalle successive ordinanze emanate dal ministro Speranza.
Dal lunedì successivo, il 14 giugno, potrebbero riacquistare la libertà Lombardia e Lazio, che attualmente hanno un’incidenza compresa tra 70 e 90 casi ma una curva in discesa, e l’Umbria. Quest’ultima nell’ultimo monitoraggio del 14 maggio contava 75 casi ogni 100 mila abitanti e quasi certamente da metà giugno potrà allentare le norme. Tutto sarà comunque più chiaro dal monitoraggio del 28 maggio in cui si vedrà se queste regioni avranno effettivamente un’incidenza inferiore a 50.